Russia, il politologo a Notizie.com: “Meloni dimostrerà che mentre lei lavora, Salvini chiacchiera”

La posizione di Salvini sulla legittimità costituzionale del voto in Russia è unica tra le democrazie. Credo che Meloni sia infuriata e in questi giorni lavorerà per dimostrare che la linea del governo è atlantista ed europeista e che lei agisce mentre Salvini chiacchiera”.

È l’analisi di Luca Verzichelli, politologo, docente di Scienze politiche all’Università di Siena e presidente della Società italiana scienze politiche, dopo le parole del vicepremier leghista che hanno creato imbarazzo nel governo a livello internazionale.

Russia, il politologo a Notizie.com: "Meloni dimostrerà che mentre lei lavora, Salvini chiacchiera"
Russia, il politologo a Notizie.com: “Meloni dimostrerà che mentre lei lavora, Salvini chiacchiera” (Ansa Foto) – notizie.com

Matteo Salvini, commentando la vittoria di Vladimir Putin aveva dichiarato: “Quando il popolo vota ha sempre ragione”. Ma nello stesso momento tutti i Paesi occidentali sottolineavano l’ombra della manipolazione e dei brogli. Lo aveva fatto anche il vicepremier di Forza Italia Antonio Tajani, dichiarando che “Le elezioni sono state caratterizzate da forti pressioni, anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio, abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un’elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi”. 

Non è servito per il Carroccio correggere il tiro poco dopo, con un comunicato che di scuse aveva ben poco. “Tutti i Paesi democratici stavano sottolineando la manipolazione delle elezioni in Russia, in un regime che – a prescindere dalla guerra in Ucraina – ha comunque forti limitazioni. In più, a poche settimane dalla morte molto sospetta di Navalny. Ci si aspetta che tutti gli attori politici si allineino alla valutazione”. 

Verzichelli sottolinea che quella di Salvini è stata “una posizione unica nelle democrazie avanzate”. 

Professor Verzichelli, il retroscena che viene fuori da questa vicenda non restituisce l’immagine di un governo coeso. È d’accordo?
Credo che Meloni sia infuriata. Innanzitutto perché la posizione di Salvini la scavalca. Lei viene da un partito di destra e l’uscita del leader della Lega va a “grattare la pancia”  degli anti-americani e anti-occidentali a destra. E va “a grattare” in modo ambiguo anche un po’ a sinistra. Questo dà fastidio. Bisogna dare atto alla Meloni di aver detto che la coalizione è unita. Direi che il tentativo di Salvini  di scavalcare la premier sia ambiguo dal punto di vista del messaggio sul voto in Russia e anche rispetto a quale tipo di consenso voglia avere. È un consenso a orologeria per un attimo di popolarità mediatica, com’è abituato a fare Salvini. Credo che questa sia una dimostrazione della presenza nella coalizione di centrodestra di strategie molto diverse”.

Antonio Tajani
Antonio Tajani (Ansa Foto) – notizie.com

Cioè?
Una strategia di governo per Meloni e un’altra di non responsabilità che appartiene alla leadership di Salvini. È difficile per lui uscire dal suo personaggio. E questo può essere oggetto di critiche anche interne alla Lega stessa, che non è fatta solo di persone che vogliono uscire sensazionaliste e populiste”.

Potrebbero esserci conseguenze per Salvini?
Credo di sì, ma non adesso. Ora c’è disagio e tensione. Non credo che ci saranno sanzioni immediate per il leader della Lega per due motivi. Innanzitutto perché il governo ha un lavoro da fare. Proprio Meloni in questi giorni è stata impegnata in politica internazionale per l’Ucraina e Israele ma anche, di nuovo, a rilegittimare la posizione governista ed europeista in Egitto. Credo che rilancerà su queste chiavi per mostrare all’opinione pubblica e ai media che mentre lei agisce, Salvini chiacchiera”. 

Qual è il secondo motivo?
Salvini non è solo vicepremier, ma anche leader del secondo partito di maggioranza, nonostante abbia avuto una notevole crisi di consenso. Immagino che ci sarà un tentativo di sminare più che armare il conflitto con lui. magari facendo leva sui leader della Lega come Giorgetti e Zaia, che hanno sempre evidenziato la necessità di assumere una posizione responsabile”.

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