I libri pro Putin continuano a creare diverse polemiche. L’Adnkronos ha fatto una indagine sui testi utilizzati nelle scuole del nostro Paese.
Una lunga analisi da parte dell’Adnkronos sui testi utilizzati nelle scuole italiane conferma una cosa: la narrazione non si discosta da quella fatta dal Cremlino. Il messaggio che esce fuori dai testi è che l’Ucraina è povera e corrotta mentre la Russia accogliente e inclusiva.
Naturalmente un parere non assolutamente condiviso dalle attiviste ucraine. Tra loro c’è Maryana Trofymova, che ha sollevato il caso dei volumi pubblicati da De Agostini, Scuola, Lattes e Loescher. “Anche se segnali errori, le poche correzioni sono cosmetiche“, ha aggiunto l’esperta.
Sono due i casi eclatanti sottolineati dall’attivista. Partiamo da La Via della Seta pubblicato da Loescher editore. Qui la Trofymova sottolinea che “se in alcuni casi si può pensare ad una impostazione storiografica, subito dopo si sente l’eco dei comizi di Putin in cui si sente dire che l’Ucraina è il più grande errore della storia“. L’esperta ucraina si sofferma anche sul capitolo riguardante a Kiev dove viene esclusa la Crimea e la popolazione femminile è composta da emigrati che vanno all’estero.
La situazione non cambia neanche se si guarda al libro Katmandu 2 di Lattes editrice. In questo si prova a fare un riassunto dei trent’anni di indipendenza ucraina e il risultato è sempre lo stesso. La speranza è quella di un cambio di passo fondamentale nei libri, ma la strada è lunga e non semplice. Le segnalazioni, infatti, hanno portato a poche correzione che non