Per tanti è una sfida fratricida ma in realtà non c’è nessuna rivalità tra la Premier e Rampelli: si vota per scegliere il coordinatore provinciale: 89 con Perissa, 33 con Milani
Si parte al Palazzo dei Congressi dell’Eur, c’è il congresso romano di Fratelli d’Italia. Una manifestazione importante per un partito che si sta sempre più consolidando come il primo in Italia. E la base è da curare e da solidificare ancora di più. C’è da scegliere chi guiderà e chisà il punto di riferimento romano di Fratelli d’Italia e la contesa sarebbe tra Marco Perissa e Massimo Milani. In tanti si sono concentrati sul fatto che sia una sfida tra due deputati che sono molto legati da un lato alla Premier Meloni con Marco Perissa e dall’altra parte Massimo Milani, molto vicino al vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, tra i fondatori di Fratelli d’Italia, ma anche uno dei maestri politici di Giorgia Meloni.
Le cronache parlano e raccontano di uno scontro fratricida dall’ansia e dalla tensione, ma sembra quasi un racconto che non dipinge l’esatto realtà dei fatti, anche perché all’interno di Fratelli d’Italia, soprattutto tra i due, c’è tutto tranne che tensione o rivalità accesa. Ricostruzioni e situazioni che Fabio Rampelli in persona non fa che demolire in poco tempo: “I congressi sono stati talmente tanti, ci sono gruppi umani agganciati a parlamentari locali, consiglieri regionali e comunali che si eleggono a preferenze, ma nessuno di questi rappresenta correnti interne”.
Rampelli ci tiene molto a quanto viene detto fuori, soprattutto su quello che viene raccontato e poi diffuso, soprattutto quando si tratta di situazioni che non sono vere e verificabili. Durante la trasmissione Omnibus, Rampelli ha spiegato bene che “qui siamo tutti affiliati a Giorgia Meloni e anche ad Arianna, che ha un ruolo importante e istituzionale centrale in Fratelli d’Italia, il congresso di Roma ha una sua dialettica locale e a quella ci si attiene“.
Nessun odio, nessuna battaglia e nessun tipo di tensione, solo una normale competizione tra due candidati che hanno anche un ottimo rapporto tra loro. In corsa c’è Milani, che era segretario cittadino, poi commissariato a causa di una mancata organizzazione di un evento prima delle Regionali del Lazio, tanto che l’altro candidato Perissa, al momento, può contare su un vantaggio considerevole di sottoscrizioni, 89 le sue, contro le 33 di Milani.