Secondo gli esperti i gruppi terroristici si sono preparati e “allenati” da tempo cercando di sfruttare la distrazione per la guerra in Ucraina
Un attacco che deve far paura e tenere tutti in allarme e sul chi va là. E non bisogna sottovalutare i richiami di un terrorismo che sembrava quasi assopito, invece si starebbe riorganizzando nel modo peggiore. A tenere tutti sulla corda ci sono analisti e politologi che tendono a non sottovalutare quanto sia accaduto a Mosca, e con una semplicità disarmante, con un servizio di sicurezza russo che non ha fatto un gran figura a livello internazionale. “L’attacco di Isis-K a Mosca deve allarmarci tutti: dal punto di vista dello Stato Islamico siamo nemici dei musulmani alla stessa maniera”, a parlare è Michael Kugelman il direttore del South Asia Institute del Woodrow Wilson Center, è tra coloro che sono più esperti di questo genere di vicende e situazioni, tanto da offrire importanti consulenze al Congresso su questioni delicate e importanti.
Per il direttore Michael Kugelman bisogna stare attenti su tutti i fronti e in tutte le direzioni, anche e soprattutto nelle zone europee. Per questo il dirigente che meglio di tutti conosce il terrorismo islamico, soprattutto per come si muove e come intende agire dopo che è venuto allo scoperto, tanto che spinge soprattutto su un concetto perché, a suo parere, è “un attacco all’Europa e all’Occidente. E ci deve allarmarci perché la Russia è un Paese considerato “sicuro”: eppure i terroristi sono riusciti a colpire ben lontano dai loro confini”.
In molti si chiedono il motivo per cui proprio l’Isis, che non agiva da tempo abbiamo colpito proprio Mosca, soprattutto in questo momento quando in effetti non è che abbia contro il mondo musulmano, ma secondo Kugelman non è proprio così anzi c’è qualcosa che fa pensare l’esatto contrario: “La Russia fin dall’inizio della guerra in Ucraina nei loro opuscoli parlano di trarre vantaggio dal “conflitto fra crociati ortodossi che opprimono i mussulmani“.