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Bari, Lacarra (Pd) a Notizie.com: “Da destra solo strumentalizzazioni, non hanno il candidato sindaco”

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Giovanna Sorrentino

“Il centrodestra vuole vincere la partita alle elezioni a Bari senza giocare. Lascia perplessi che ad oggi non abbiano un candidato sindaco, noi ne abbiamo due e stiamo per fare le primarie”.

Marco Lacarra, deputato pugliese del Pd, torna sulla vicenda del sindaco Antonio Decaro, dopo l’insediamento della commissione d’accesso al Comune di Bari, che avrà il compito di verificare che ci siano i presupposti per sciogliere l’amministrazione per infiltrazioni mafiose.

Bari, Lacarra (Pd) a Notizie.com: “Da destra solo strumentalizzazioni, non hanno il candidato sindaco” (Ansa Foto) – notizie.com

Una decisione voluta fortemente dai parlamentari del centrodestra che si sono rivolti direttamente al ministro Matteo Piantedosi dopo pochi giorni dal 130 arresti della Dda, nell’ambito dell’inchiesta sul presunto scambio di voti politico-mafioso alle comunali del 2019 e l’ingerenza della mafia nella municipalizzata del trasporto urbano Amtab.

L’indagine della magistratura” che ha portato agli arresti delle scorse settimane “segue ovviamente dei tempi scanditi. Ma se per caso fosse stata chiusa nel 2019, oggi staremmo raccontando un’altra storia: le due consigliere comunali erano state elette nel centrodestra”, sottolinea Lacarra.

Manca poco al termine del secondo mandato, e ultimo per legge, del sindaco Decaro, e Lacarra è d’accordo con tutti i colleghi del Pd: dietro c’è stata una strumentalizzazione politica. “Credo nello Stato e aspetto. C’è stato il tentativo di usare il ruolo politico per strumentalizzare una vicenda che andava gestita solo dal Ministero e non dalla politica. Il centrodestra ha fatto una gaffe e ora è il caso di recuperare sobrietà e consentire alla commissione d’accesso di svolgere il suo compito in modo indipendente, come sono certo che farà. Spero che gli accertamenti vengano fatti in modo chiaro e corretto, pur di fronte a una legge che in qualche modo andrebbe rimodulata”.

Marco Lacarra (Foto di Facebook) – notizie.com

Cosa intende quando dice che la legge va rimodulata?
L’accertamento dei fatti penalmente rilevanti è affidato alla magistratura. Penso che si debba partire da questo per valutare fatti e comportamenti che possano determinare infiltrazioni di natura criminale nelle istituzioni. La Procura fa accertamenti, la giustizia va avanti sulla base di essi e l’autorità amministrativa fa delle valutazioni, avendo come prima interlocutrice la Procura. Se non è così, c’è un corto circuito istituzionale tra poteri dello Stato. Credo poi, che ci debbano essere elementi oggettivi che possano sfuggire alla discrezionalità. Non è l’organo politico che deve arrivare a conclusioni, visto che per sua natura è condizionabile”.

Onorevole Lacarra, lei è anche un avvocato. Cosa pensa delle polemiche dopo le parole del governatore Emiliano sul palco alla manifestazione in solidarietà al sindaco Decaro e della foto con la sorella del boss?
Una cosa è il rapporto con la criminalità, quindi l’ingerenza di quest’ultima nell’attività amministrativa, un’altra è un sindaco che cammina per strada e viene fermato dalle persone. Certe cose vanno contestualizzate. Quella foto non ha alcun rilievo, quella foto potrebbe anche essere stata “rubata” in un momento particolare. Oggi tutti possono scattare una foto con lo smartphone. La commissione dovrà accertare se l’azione amministrativa sia stata condizionata dai boss, non dovrà stabilire se Decaro salutava qualche personaggio strano per strada. Ricordo che il sindaco è sotto scorta da otto anni, si è messo contro la criminalità organizzata. Ho seguito io la vicenda con il comandante della municipale che purtroppo oggi non c’è più, quando Decaro attaccò i venditori di carne per strada a Bari dicendogli di andare via perché non erano autorizzati. E lo hanno minacciato di morte. Non mi sembra che questo sia il comportamento di un sindaco accondiscendente alla criminalità”.

Gli 007 avranno tre mesi per effettuare le loro valutazioni. Cosa farete nel frattempo?
Lasceremo libera la Commissione, sperando che anche il centrodestra faccia lo stesso. Chiediamo coerenza e rispetto del contenuto dei documenti, e che non ci si faccia forzare la mano da pressioni politiche”.

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Giovanna Sorrentino