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Bari, Cantalamessa (Lega) a Notizie.com: “Emiliano venga in commissione antimafia per darci spiegazioni urgenti”

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Giovanna Sorrentino

Non si tratta di una strumentalizzazione politica. La commissione d’accesso al Comune di Bari è stata necessaria sulla base delle indagini della Procura, che hanno portato all’arresto di 130 persone. 

Ai nostri microfoni il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa, nella commissione parlamentare antimafia, mette un punto alle accuse di strumentalizzazione del centrosinistra, dopo l’arrivo degli 007 al Comune di Bari che nei prossimi tre mesi ispezioneranno i documenti dell’amministrazione Decaro per valutarne lo scioglimento. “Non è la semplice richiesta di un partito politico. È la Procura che parla di fenomeno grave e pericoloso, oltre che di infiltrazioni nella più grande municipalizzata del Comune di Bari, che avrebbe beneficiato di tolleranza da parte degli amministratori. E parla anche di condotte gravi e reiterate. Sono cose pesanti: hanno arrestato dei consiglieri comunali”.

Bari, Cantalamessa (Lega) a Notizie.com: “Emiliano venga in commissione antimafia per darci spiegazioni urgenti” (Ansa Foto) – notizie.com

Non ha dubbi Cantalamessa: va fatta chiarezza sulla situazione anche in commissione antimafia, chiamando in audizione il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Sono stato io a fare la richiesta dopo le parole sul palco di sabato scorso”, spiega.

Già è kafkiana la situazione in cui un sindaco protesta contro il ministro dell’Interno per una semplice commissione d’accesso, che è a tutela dei cittadini. Ed è un’aggravante che lo faccia per motivi personali. Se avesse voluto protestare contro il metodo, avrebbe dovuto farlo anche per gli altri trenta Comuni che hanno ricevuto una commissione d’accesso da quando Piantedosi è ministro. L’ha fatto solo per il suo, Bari, a dimostrazione che è per meri interessi personali”.

“Emiliano è andato altre volte da questi mafiosi? Perché?”

Il mercoledì dopo Pasqua si riunirà l’ufficio presidenza della commissione antimafia, per decidere se audire Michele Emiliano: “Dal palco ha detto che il sindaco, all’epoca suo assessore, ha ricevuto una minaccia. E che lui, invece di andare dai carabinieri è andato dalla sorella del boss Capriati a raccomandarlo, perché potesse operare tranquillamente. È una mancanza di rispetto nei confronti di tutte le persone che lottano contro il crimine organizzato ed è una cosa che la commissione antimafia dovrà assolutamente approfondire: da Emiliano vogliamo sapere se è andato altre volte a casa di questi mafiosi, se ha raccomandato altre persone e per quali motivi”.

Cantalamessa, in linea col resto dei partiti di maggioranza, ritiene che la decisione di Piantedosi di inviare la commissione d’accesso al Comune di Bari era necessario: “Non per questioni politiche, ma per quello che dicono le carte della Procura. Hanno arrestato 130 persone, tra cui consiglieri comunali. È stata commissariata la più grande azienda pubblica pugliese e c’è un pentito che dice che il sindaco ha incontrato due boss e ha promesso l’assunzione di un loro parente, che poi è effettivamente avvenuta. Tutti dati questi, che se non sono sufficienti a chiamare una commissione d’accesso, non so cosa si debba aspettare”.

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Giovanna Sorrentino