Convocata+transgender+in+Nazionale%2C+due+giocatrici+se+ne+vanno+per+protesta
notiziecom
/2024/03/26/convocata-transgender-in-nazionale-due-giocatrici-se-ne-vanno-per-protesta/amp/
Cronaca

Convocata transgender in Nazionale, due giocatrici se ne vanno per protesta

Published by
Marco Ercole

Nella squadra Nazionale viene convocata una giocatrice transgender, ma la decisione porta all’addio di due componenti del gruppo

In Olanda sta facendo discutere la decisione di due componenti della Nazionale di freccette di abbandonare la squadra dopo l’ultimo ingresso nel team. L’allenatore, infatti, ha deciso di aprire le porte a una collega transgender in primis per la sua qualità – e quindi per i meriti -, in secundis per lanciare anche un segnale sulla parità dei sessi. Un messaggio che, però, non sembrerebbe essere stato accolto dalle due compagne, le quali hanno messo da parte il valore sportivo, prediligendo una via che non favorisce l’inclusione ma che, anzi, si oppone a ogni genere di progresso in questo campo.

Bandiera LGBT – Notizie.com

Noa-Lynn van Leuven, ci tengono a sottolineare i media olandesi, si è conquistata con lavoro e passione il suo posto. Gli ultimi risultati l’hanno vista prevalere sabato alla Professional Darts Corporation (PDC) Women’s Series e circa una settimana prima in un evento misto in cui si è imposta contro molti concorrenti di sesso maschile. Due vittorie che presto hanno attirato su di lei l’attenzione, fino a permetterle di arrivare tra gli ‘Oranje’. Tutto perfettamente in linea con il regolamento. Questo prevede che le donne trans possono giocare nella categoria femminile presentando una particolare dichiarazione di un medico. In questo il dottore deve confermare di averla sottoposta a un trattamento di affermazione del genere per almeno un anno.

I commenti delle compagne e la risposta di Noa-Lynn

Una norma rispettata da cima affondo da Noa-Lynn, ma non sufficiente per ottenere l’accettazione sul gruppo. La prima a voltarle le spalle è stata Anca Zijlstra che, sul proprio profilo Facebook, ha scritto: “Nel momento in cui ti senti in imbarazzo a far parte della squadra olandese, perché un uomo biologico gioca nella squadra femminile, è ora di andare. Ho provato ad accettarlo, ma non posso condonarlo o giustificarlo. Penso che nello sport debbano esserci condizioni paritarie da accettare in buona fede. Dopo tutto, abbiamo lavorato così duramente per essere rilevanti e competitivi in ​​questo sport“.

Tifosi di freccette con i cartelli ‘180’ (Ansa Foto) – Notizie.com

Presto è arrivato anche il commento di Aileen de Graaf, che ha seguito la compagna: “Ad un certo punto devi prendere una decisione se qualcosa va contro i tuoi sentimenti. Devi fare quello che ritieni giusto per te. Da qui la mia decisione di lasciare anche la squadra olandese“. Non è mancata la replica della diretta interessata. Intervenuto ai microfoni di NOS, la van Leuven ci ha tenuto a sottolineare l’impatto emotivo della vicenda: “Questa è stata una loro decisione e non mia. L’unica cosa triste di questo fatto è che molte persone dimenticano che anch’io sono solo un essere umano“, ha detto chiudendo la questione.

Published by
Marco Ercole