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Cronaca

Baltimora come la Concordia? L’avvocato di Schettino in esclusiva

Published by
Giovanna Sorrentino

Sei persone risultano ancora disperse dopo il crollo del ponte di Baltimora, negli Stati Uniti. 

Le ricerche sono state interrotte, e la Guardia Costiera ha fatto sapere che probabilmente sono morte. Il Francis Scott Key Bridge è collassato dopo che una nave portacontainer battente bandiera di Singapore, partita dal porto di Baltimora e diretta a Colombo, in Sri Lanka, ne ha colpito un pilone.

Baltimora come la Concordia? L’avvocato di Schettino in esclusiva (Ansa Foto) – notizie.com

Dopo il crollo due persone sono state soccorse, mentre le altre sei sono disperse nel fiume. Sono tutti operai di una società edile che si occupa della manutenzione dei ponti del Maryland. Gli otto operai stavano riparando la carreggiata del ponte nel momento in cui è stato colpito dalla nave.

L’incidente è avvenuto intorno alle 6.30 italiane, cioè circa l’1.30 locale. Poco prima l’equipaggio aveva inviato un avviso di emergenza, perché avrebbe perso il controllo della nave. Questo ha permesso di evitare il peggio, perché le autorità hanno avuto il tempo di sgomberare il ponte dalle automobili, anche se gli otto operai coinvolti nell’incidente erano ancora al lavoro.

Ponte Baltimora: le indagini

Sembrano escluse le responsabilità del pilota, che ha più di dieci anni di esperienza ed era affiancato da un apprendista. Le autorità hanno prelevato la scatola nera. Da una prima ricostruzione sembra che i motori abbiano perso potenza, forse a causa di un’avaria, così l’equipaggio ha perso il controllo.

Clay Diamond, direttore esecutivo e consigliere generale dell’American Pilots Association, ha dichiarato che il pilota ha fatto “tutto ciò che poteva fare”, ma che ha potuto poco di fronte al fato: “Pochi minuti prima del ponte di comando, la nave ha subito un blackout totale, vale a dire che ha perso la potenza dei motori e l’energia elettrica. Un blackout completo”. 

Le indagini stabiliranno anche se il ponte era completamente a norma. Secondo alcuni tecnici citati dal New York Times infatti, dietro al crollo causato dall’impatto con la nave potrebbe esserci stata l’assenza di una protezione al pilone, che è il principale pilastro della struttura.

Il naufragio della Costa Concordia

Naufragio Costa Concordia (Ansa Foto) – notizie.com

La tragedia di Baltimora ha fatto venire in mente un’altra tragedia tutta Italiana, quella del naufragio della Costa Concordia, avvenuta nel 2012. La nave, comandata da Francesco Schettino, giunta nei pressi dell’Isola del Giglio entrò in collisione con gli scogli delle Scole.

L’impatto provocò una brusca interruzione della navigazione e la nave si incagliò. Quella tragedia causò la morte di 32 persone tra passeggeri e componenti dell’equipaggio e nel corso del processo costò al comandante Schettino una condanna a 16 anni.

L’avvocato di Schettino in esclusiva a Notizie.com: “Nessuna attinenza tra le due tragedie”

Tra i due incidenti sembra che ci sia molto poco in comune, se non che entrambe sono tragedie che vedono coinvolte navi. In molti si sono chiesti se vi siano delle similitudini, così abbiamo contattato l’avvocato di Francesco Schettino per fare chiarezza. In esclusiva a Notizie.com, Saverio Senese spiega che non esistono correlazioni tra i due incidenti: “No, non credo proprio ci sia un nesso tra Baltimora e la Costa Concordia. Credo che siano due cose completamente diverse e non c’è alcuna attinenza. Tra l’altro, da quello che ho sentito, mi pare che la nave a Baltimora avesse perso il controllo, quindi ci sarebbe stato un grosso problema tecnico”. 

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Giovanna Sorrentino