La Camera dei Deputati dà il via libera al nuovo codice, introducendo significative modifiche alle normative sulla circolazione stradale.
Dopo un lungo iter legislativo, la Camera dei Deputati ha finalmente approvato il nuovo Codice della Strada, apportando importanti modifiche alle regole della circolazione veicolare. La riforma, frutto di un ampio dibattito parlamentare e di consultazioni con esperti del settore, è stata accolta con interesse e dibattito in tutto il Paese.
Negli ultimi tempi, il dibattito intorno alle normative sulla circolazione stradale è diventato sempre più acceso e rilevante. La sicurezza stradale e la promozione della mobilità sostenibile sono temi centrali nell’agenda politica e sociale. Questi stanno alimentando discussioni e proposte di riforma volte a migliorare le condizioni delle nostre strade.
In questo contesto, l’approvazione del nuovo Codice della Strada da parte della Camera dei Deputati si inserisce in un panorama caratterizzato da una crescente consapevolezza dell’importanza di regolamentare in modo efficace la circolazione veicolare, tenendo conto delle sfide e delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai cambiamenti nel comportamento dei conducenti.
Circolazione stradale: le principali novità
L’Aula della Camera ha dato il via libera al disegno di legge sulla riforma del Codice della strada. 163 voti si, 107 i contrari. Il testo ora ripassa all’esame obbligatorio e definitivo del Senato. Sarà un’ultima lettura. Il provvedimento è fortemente voluto dal ministro Matteo Salvini. Lo stesso però è stato criticato dalle associazioni dei familiari delle vittime. Vediamo le principali novità.
Tra i punti chiave c’è in primis l’abolizione del requisito dello “stato di alterazione”. Per configurare il reato di guida sotto l’effetto di droghe, basterà essere positivi al test per accertare la presenza di sostanze nell’organismo. Chi viene trovato alla guida in stato di alterazione, quindi, non dovrà più necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica. Basterà che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente e la sospensione di tre anni.
Le modifiche alla normativa sulla sospensione della patente portano significativi cambiamenti. Ecco allora come le infrazioni saranno gestite. Secondo le nuove disposizioni, la sospensione della patente potrebbe variare a seconda del punteggio accumulato dal conducente. Ad esempio, per coloro che hanno meno di 20 punti, la sospensione potrebbe essere di soli sette giorni.
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Circolazione stradale: i nuovi controlli
Una delle novità più significative riguarda la capacità di rilevare contemporaneamente più tipi di infrazione attraverso un unico dispositivo. Questo significa che, grazie alla tecnologia avanzata, sarà possibile identificare e registrare diverse violazioni della normativa stradale utilizzando lo stesso apparecchio.
Inoltre, si amplia il campo di utilizzo degli accertamenti da remoto. L’impiego di apparecchi non presidiati da agenti e senza la necessità di una contestazione immediata, servirà per multare chi commette infrazioni. Per esempio, per controllare il mancato rispetto della precedenza ai pedoni e ai ciclisti o il parcheggio in stalli riservati.
È previsto anche un aumento del valore delle sanzioni inflitte dalle telecamere di videosorveglianza per gravi infrazioni. Queste, sia se commesse su autostrade che su strade extraurbane principali. La decisione sarà necessaria al fine di scoraggiare comportamenti pericolosi e migliorare la sicurezza stradale in tali contesti. Queste misure riflettono un impegno crescente nell’utilizzo della tecnologia per contrastare le violazioni della normativa stradale. Inoltre, garantiranno un maggiore rispetto delle regole da parte degli automobilisti.