Nico Stumpo, esponente del Partito Democratico, in esclusiva ai nostri microfoni sui casi Santanchè, Decaro e sulla candidatura della Schlein alle Europee.
Al termine di una lunghissima segreteria di partito, ieri il Pd con Elly Schlein ha cominciato a delineare il percorso verso le europee, ma senza indicare ufficialmente se la stessa Schlein correrà per il Parlamento europeo e se lo farà da capolista o da terza in “classifica”.
Ecco perché all’indomani di questa segreteria le correnti del partito rumoreggiano. Intanto non viene meno l’attacco al ministro Santanchè. Il deputato Stumpo, ai nostri microfoni, si è cosi’ espresso: “Ognuno va a letto con la sua coscienza”.
Onorevole Stumpo, partirei dalla segreteria del Partito Democratico e con la Schlein che non scioglie le riserve sulla candidatura. E se lo dovesse fare sarebbe terza in lista. Questo potrebbe essere un problema?
“Io non partecipo non facendo parte della segreteria. Ho letto alcune ricostruzioni, queste hanno un valore diverso dalla realtà. La segretaria ha detto che sta pensando ad una eventuale candidatura. Io mi auguro che possa sciogliere nel minor tempo possibile perché questo possa consentire di fare le liste nel miglior modo. Non credo che sia un problema, anzi la sua candidatura potrebbe essere una opportunità“.
Come capolista a quel punto.
“Non è detto. Questa è una scelta che farà la segretaria“.
Nello stesso tempo la segretaria ha deciso di annunciare la candidatura, oltre che di Lucia Annunziata, del sindaco di Bari Decaro in un momento controverso.
“Io la metterei così. Se fosse un caso politico e giudiziario l’inchiesta andrebbe aperta verso chi ha fatto riunioni improprie per richiedere quello che sta succedendo. Io penso che il sindaco di Bari è una personalità enorme del PD che darà lustro alle liste“.
Il centrodestra contro Decaro, la sinistra contro Santanchè. Il ministro ha detto di non avere altro da aggiungere rispetto alle parole dette.
“Sono convinto che Decaro si senta la coscienza pulita. Sulla Santanchè c’è un’indagine, ma in questo momento è stata rinviata a giudizio in una cosa poco simpatica. In un momento difficile come quello del Covid pare che abbia lucrato sui fondi destinati ai dipendenti“.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani