L’ex capo della polizia Gabrielli in un’intervista a ‘La Repubblica’ si sofferma sull’attacco in Russia: “Hanno aperto il fronte contro il nemico storico”.
L’attacco in Russia riapre il dibattito sulla sicurezza in Europa e sul reale pericolo dell’Isis. In un’intervista ai microfoni de La Repubblica, l’ex capo della polizia Gabrielli si sofferma su quanto avvenuto a Mosca ricordando che “il terrorismo di matrice islamica esiste ancora ed era chiarissimo che ci sarebbe ripresentato in questa maniera. Ora ha colpito il suo nemico storico e attraverso un livello sofisticato“.
Una situazione che ripropone la necessità di presentare una nuova alleanza anti-terrorismo, ma per Gabrielli è molto difficile che questo avvenga. E non si tratta di una buona notizia per l’Europa.
Quanto successo in Russia riporta al centro del dibattito il tema della prevenzione. Per Gabrielli bisogna stendere le reti e attraverso un lavoro di penetrazione e monitoraggio di internet si cerca di individuare il contatto che potrebbe aver innescato la radicalizzazione del sospettato. “Si deve ricordare che i lupi solitari non vivono mai in totale isolamento“, spiega ancora l’ex capo della polizia. In più l’attenzione deve essere rivolta anche alle carceri e al dark web.
Gabrielli in questa intervista parla anche dell’Italia e del suo sistema di sicurezza: “In passato abbiamo dimostrato di essere pronti. Questo deve tranquillizzarci da un lato, ma dall’altro non possiamo assolutamente avere una sicurezza assoluta“.
L’attentato in Russia sta portando l’Europa ad alzare l’attenzione in vista della prossima Pasqua. Il rischio di attacchi è assolutamente alto e per questo motivo saranno effettuati dei controlli maggiori per garantire la sicurezza di cittadini e turisti.