Jannik Sinner in finale al Masters 1000 di Miami. L’altoatesino domina contro Medvedev ed ora è davvero ad un passo da diventare numero due del mondo.
Sinner ingiocabile per Medvedev in questa semifinale al Masters 1000 di Miami. L’azzurro domina la partita e vola in finale dove attende il vincitore della sfida tra Zverev e Dimitrov.
Partita davvero a senso unico quella che si è giocata sul cemento dell’Hard Rock Stadium. L’azzurro sin dal primo set è stato in pieno controllo del match aiutato anche dai diversi errori del suo avversario. Con questa vittoria Jannik si avvicina a diventare numero due del mondo: serve ora conquistare la finale per superare Alcaraz e mettere nel mirino Djokovic.
6-1 6-2 in poco più di un’ora. Basta solo questo per capire l’andamento di questa semifinale. Nel primo set Jannik mette il parziale subito in discesa con due break nel secondo e quarto gioco. Nel mezzo due palle annullate al suo avversario che potevano assolutamente cambiare il match. Dal quinto game i servizi sono andati via senza particolari problemi con Jannik bravo a chiudere sul 6-1.
Nel secondo la situazione non è cambiata. Jannik trova subito il break, nel quarto game salva una palla a disposizione del russo e poi nel gioco successivo chiude praticamente la partita. L’ultimo brivido arriva nell’ottavo gioco con Medvedev che sul servizio di Sinner si porta sul 3-0. Jannik, però, alza immediatamente il livello del gioco e chiude la partita sul 6-2 regalandosi la terza finale consecutiva a Miami.
Il dominio di Sinner viene confermato anche dai numeri. Jannik con la prima ha ottenuto l’80% dei punti ed è rimasto sopra il 50% (59) con la seconda. Percentuali completamente differente per il russo (53% con la prima e 39% con la seconda). A questi dobbiamo aggiungere il 17-2 a favore dell’azzurro nei colpi vincenti e il 9-3 per Daniil negli errori non forzati. Completa il quadro il 67% dell’italiano dei punti vinti a rete contro il 38% del russo.
Partita a senso unico, quindi, per Jannik, che ora attende di conoscere l’avversario per la finale. Una partita che potrebbe valere la storia per il tennis italiano.