La polizia ha arrestato il vice-preside di una scuola dopo che questo ha molestato una donna dentro al vagone di un treno
Quante volte si sente dire che chi insegna a comportarsi deve anche essere il primo esempio di comportamento? Un concetto semplice, a tratti scontato, ma che non sembra essere così tanto rispettato. Spesso proprio chi crede di poter istruire, è lo stesso che va contro quei concetti che poco prima aveva fatto suoi. Una visione un po’ ipocrita probabilmente, ma di comune appartenenza nella società mondiale, dove tutti sanno, ma pochi fanno. E in un contesto tale, dove domina la parola insegnare, chi dovrebbe maggiormente farsi carico della responsabilità di educare i giovani su come stare al mondo? Gli insegnanti, ovviamente.
Loro che ogni giorno vivono con i ragazzi, li accompagnano dall’una all’altra fascia di età, formandoli per la vita che andranno a condurre quando saranno grandi. E se da adolescenti si è in una fase di crescita particolare, in cui è ancor più complicato inculcare certi dettami, quando questi sono piccoli il lavoro dev’essere esemplare e minuzioso. Il maestro e la maestra devono essere coloro che per primi divengono fonte d’ispirazione per il bambino, esattamente come i genitori. Eppure, in alcune occasioni, neanche troppo rare, sono proprio loro a trasmettere l’effetto contrario, a rivelarsi persone incapaci di vivere a contatto con altri esseri umani. Non ci credete? Quanto successo in Giappone può forse essere indicativo.
Sia chiaro, un caso non fa una prova, né tanto meno permette di generalizzare. Questo, in particolar modo, si tratta di un gesto estremo e che è più unico che raro da vedere da parte di cariche istituzionali di questo tipo. Non è però che la dimostrazione che anche chi si erge a insegnante di vita, non sempre è in grado di esserlo. Ci troviamo a Chiba, dove la polizia di Abiko ha arrestato un quarantacinquenne, accusato di aver molestato una donna su un treno, la notte dello scorso 21 gennaio. Stando a quanto spiega la polizia ai media locali, Kenichi Kimura avrebbe visto la ragazza a bordo del vagone e quando questa si è alzata, lui non ha resistito dal toccargli le natiche.
Un gesto volgare, irrispettoso e che viola la privacy fisica della vittima, la quale il giorno seguente ha deciso di recarsi in Questura per denunciare quanto avvenuto. Sono stati necessari due mesi per individuare Kenichi, sceso poco dopo aver importunato la donna, ma grazie alle telecamere di sicurezza della stazione sono riusciti a trovarlo. Durante l’interrogatorio, però, l’uomo ha smentito tutto, negando di averla toccata e di aver ignorato il rifiuto da parte della giovane. Quel che maggiormente preoccupa di questa vicenda, facendo riferimento a quanto sostenuto prima, è, però, che il signor Kimura è il vicepreside di una scuola elementare pubblica nella città di Narita, una delle massime cariche a livello scolastico. Altro che buon esempio…