Le domande del questionario che vorrebbe inserire il governo per gli aspiranti giudici non è preso benissimo dagli addetti ai lavori
I test mandano in tilt giudici, procuratori e magistrati. Insomma, tutti. Non viene presa per niente bene l’eventuale introduzione dei nuovi test che si vorrebbero mettere per formare i nuovi aspiranti giudici, tanto che per qualcuno è un attacco deliberato alla magistratura e altri si meravigliano che uno come Nordio possa appoggiare una situazione del genere. E’ una vera e propria sollevazione di popolo. “Test? Un attacco delegittimante alla magistratura: come se fosse piena di matti…”, le parole di Edmondo Bruti Liberati, già procuratore di Milano ed ex capo dell’Anm che cerca di motivare meglio il suo pensiero: “Dico questo perché quel test così come è fatto, induce alla sfiducia nei magistrati e per tanti è una cosa inutile“.
Il magistrato e procuratore di Milano analizza quanto ha detto e cerca di far capire a chi vuole che tutte queste procedure non anche vecchie e obsolete da un certo punto di vista morale, ma anche etico e tecnico, tanto da citare il parere che alcuni esperti hanno dato su quei test e su quelle specifiche situazioni e domande: “La società psicoanalitica italiana e la società italiana di psicoterapia psicoanalitica, già nel 2004, dichiararono che non è possibile costruire dei test attendibili per questa professione. Quali esperti sono? Gli stessi di cui si avvale Nordio, gli stessi…“.
Una rivolta vera, ma non solo dialettica, ma anche e soprattutto tecnica e di lavoro. Bruti Libreati va nello specifico, è il suo campo e non intende arretrare tanto che al CorSera spiega per bene cosa vuole dire quando dd delle motivazioni su quello che dice: “L’equilibrio di un giudice, magistrato e altro si valuta solo nel corso dell’esercizio della sua funzione. L’attitudine? E’ un lavoro tanto complesso e valutarla prima del tirocinio è impossibile, sbaglia chi come la senatrice Bongiorno ritiene il tirocinio inutile”
Si ribella anche l’ex procuratore Spataro che va ancora più diretto e cerca di non essere frainteso: “Quando sono entrato in magistratura non c’era test psicoattitudinali, ma quei test, così come li ho letti, sono incostituzionali, fa sembrare e apparire magistrati e giudici dei pazzi“. Non usa mezzi termini a Repubblica, l’ex procuratore e affonda la lama: “Sembra che si voglia realizzare il disegno che aveva in mente Licio Gelli quando leggo e sento cose del genere. Consiglio all’Anm di indire uno sciopero per difendere la Costituzione…”. Sarà una battaglia fino all’ultima carta bollata, anzi fino all’ultima domanda…