Supermercato, al via lo sciopero alla vigilia di Pasqua: svelato il motivo reale della protesta. Gli ultimi aggiornamenti
No, non si tratta affatto di un “pesce d’Aprile” anticipato, ma della realtà: supermercati in sciopero. Lo hanno proclamato per questo sabato 30 marzo. Una decisione presa da parte della Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Motivo? In merito alla rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale della Distribuzione moderna organizzata. Lo stesso è scaduto da ben quattro anni e ad attenderlo ci sono almeno 240mila lavoratori di Federdistribuzione.
Ed è per questo motivo che i sindacati hanno proclamato uno sciopero nazionale che sarà attuato per tutto l’intero turno di lavoro. Nel frattempo la Federdistribuzione parla di rottura unilaterale della trattativa sul rinnovo del contratto da parte delle organizzazioni sindacali e giudica “immotivata e irresponsabile la proclamazione di una giornata di sciopero“.
Allo stesso tempo le imprese aderenti all’associazione hanno riconosciuto ai propri lavoratori un aumento di 70 euro lordi a partire dal prossimo mese di aprile. A titolo di anticipo sui futuri aumenti contrattuali.
Per i sindacati, il vero motivo di questo sciopero, è “l’introduzione di una flessibilità incontrollata con contratti a termine di durata indeterminata, oltre i 24 mesi“. Senza dimenticare anche di una mancata di disponibilità al dialogo su “appalti e terziarizzazioni” e “franchising”. Furia dei sindacati anche per via dello “smembramento del sistema di classificazione del personale, il sotto inquadramento di chi ha responsabilità di interi format commerciali complessi e la creazione di una nuova mansione per la movimentazione delle merci svuotando l’attuale previsione al quarto livello” (come annunciato nella nota).
In questa giornata potrebbero restare chiusi supermercati e punti vendita importanti come: Esselunga, Lidl, Carrefour, Penny Market, Pam, Arcaplanet, Acqua&Sapone, Obi, Ikea, Metro, Rinascente, Kiko, Coin, Ovs, Zara e Upim. Nella giornata di oggi, in buona parte del nostro Paese, sono previste delle manifestazioni sindacali. In Lombardia è iniziato un presidio a Milano dalle 8.30 alle 13.30 davanti all’Esselunga di Viale Umbria e uno a Carugate (sempre in provincia) dinanzi ai punti vendita Ikea, Leroy Merlin e il centro commerciale Carosello.
Mentre in Toscana, invece, i sindacati Filcams Cgil e Uiltucs hanno proclamato un altro tipo di sciopero che andrò in scena a partire da domani domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile, proprio a Pasqua e Pasquetta. Motivo? Scioperare contro le “aperture indiscriminate” nelle festività.