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Cronaca

Meteo, Italia divisa in due, Giuliacci a Notizie.com: “Dobbiamo riadattare le città al cambiamento climatico”

Published by
Giovanna Sorrentino

Nei giorni di Pasqua l’Italia è stata letteralmente divisa in due. Da una parte il caldo anomalo del Sud, dall’altro il maltempo del Nord.

Quali sono le cause di queste differenze? Quanto dobbiamo preoccuparci? Ne abbiamo parlato in esclusiva con il meteorologo Andrea Giuliacci.

Meteo, Italia divisa in due, Giuliacci a Notizie.com: “Dobbiamo riadattare le città al cambiamento climatico” (Foto di Facebook) – notizie.com

Dottore, cosa è successo a Pasqua e Pasquetta in Italia?
Le temperature del Sud sono state decisamente anomale, mentre al Nord più vicine al periodo. Si  verificato un netto contrato perché mentre al Sud c’era un clima da spiaggia con temperature estive, al Nord il tempo è stato decisamente meno clemente, con il giorno di Pasqua grigio e piovoso e Pasquetta con sprazzi di sole ma anche temperali intensi. In montagna, al di sopra del 1300-1500 metri, ci sono state abbondanti nevicate. Le perturbazioni hanno attraversato parte dell’Italia coinvolgendo Nord e Centro, ma hanno richiamato da Sud correnti piuttosto calde dal Nord Africa. È arrivata polvere e sabbia dal Sahara, con cieli colorati di arancione. Al Nord è stata portata a terra dalla pioggia, mentre al Sud ha colorato il cielo. La responsabilità di questo è stata delle perturbazioni che hanno risucchiato le correnti dal Nord Africa. Ma non è stato l’anticiclone africano, bensì le correnti calde di scirocco che hanno favorito l’aumento delle temperature”.

Si era mai verificato prima un distacco così netto di temperature tra Nord e Sud Italia?
Sebbene non sia frequente, non è insolito. La differenza di temperature non è stata particolarmente marcata. L’abbiamo percepita di più perché le temperature al Nord (non insolite per il periodo) sono state accompagnate dalla pioggia e dal cielo grigio”. 

Questa è una delle conseguenze del cambiamento climatico?
Non possiamo dire con certezza che le temperature del Sud Italia siano una conseguenza del cambiamento climatico. Possiamo però dire che il fatto che si ripetano con regolarità, già a inizio primavera, è una conseguenza. Quindi non l’aumento delle temperature, ma la frequenza con cui si verifica il fenomeno, riguarda il cambiamento climatico”.

Temporale Pasqua al Nord – notizie.com

Cosa possiamo fare per fermarlo?
Il cambiamento climatico non si può arrestare nel breve periodo. Se anche fossimo bravissimi a ridurre le emissioni e lo fossero anche altri Paesi del mondo, a breve termine il clima cambierebbe lo stesso. Ormai abbiamo inquinato l’atmosfera e queste sostanze resteranno lì per anni. Possiamo sicuramente intraprendere, come stiamo facendo, il percorso per ridurre le emissioni nel lungo periodo, ma la politica di mitigazione da sola non basta. Va accompagnata alle politiche di adattamento. Dobbiamo dare per assodato che avremo lunghi periodi di siccità alternati a violenti nubifragi e sbalzi di temperatura. E ragionare su come evitare che il clima sempre più estremo ci metta in difficoltà”.

Parla di adattare la nostra vita e le infrastrutture?
Dobbiamo evitare che gli eventi estremi diventino un’emergenza. In questo momento l’Italia è costruita sulla base del clima di 50-60 anni fa, quando era improbabile che una certa zona si allagasse. Ora dobbiamo ripensare al territorio costruendo ad esempio, infrastrutture che permettano di convogliare l’acqua quando è troppa e allo stesso tempo raccoglierla per quando sarà poca. Le nostre città sempre più spesso hanno a che fare con periodi particolarmente caldi e questo rappresenta un problema per la salute di tutti, soprattutto dei fragili. Per cui, dobbiamo ripensare le città in modo da limitare il surplus di calore. Ad esempio, con una distribuzione più opportuna delle aree verdi”.

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Giovanna Sorrentino