Il terremoto giudiziario in Puglia che ha portato alle dimissioni dell’assessora regionale del Pd Anita Maurodinoia, ha spaccato il centrosinistra in vista delle primarie.
Maurodinoia è indagata dalla Procura ordinaria insieme con il marito Sandro Cataldo, referente del movimento politico Sud al Centro per voto di scambio. Nell’inchiesta sono coinvolte altre 10 persone. Secondo la magistratura avrebbero creato un sistema di compravendita dei voti alle regionali in Puglia nel 2020, alle comunali di Triggiano nel 2021 e alle comunali di Grumo Appula nel 2020.
La questione è piombata sulle comunali di Bari, spaccando il centrosinistra che si preparava alle primarie per scegliere un candidato sindaco unitario. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha dichiarato che non ci sono le condizioni per scendere in campo insieme con il Pd.
“La situazione è politicamente grave. Peccato che su questa gravità si sia innestato un teatrino politico da parte del Pd e alleati, condotto da Decaro ed Emiliano, che offende l’immagine della città di Bari pulita. Serve chiarezza in nome della trasparenza e del buon andamento della pubblica amministrazione”. Non usa mezzi termini il senatore pugliese di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo: va fatta chiarezza in nome dei cittadini per bene.
Senatore cosa pensa della situazione che si è venuta a creare nel centrosinistra in occasione delle primarie per il candidato sindaco di Bari?
“Penso che Conte dovrebbe dimostrare coerenza. Lui oggi si dice contro i trasformisti, ma in occasione delle regionali, dopo che il Movimento 5 Stelle si era contrapposto ad Emiliano con la propria lista e la propria candidata, all’indomani dell’esito elettorale è entrato in maggioranza con lui. Se Conte è così schizzinoso da dire che non ci sono le condizioni per fare le primarie, allora dovrebbe chiedersi se ci sono le condizioni per continuare a governare con Emiliano in Puglia”.
Qual è il quadro politico che viene fuori in questa situazione, secondo lei?
“Un quadro politico condizionato e ormai inaffidabile. Nasce perché il governo della Puglia e di Bari, piuttosto che essere improntato ad assicurare la risoluzione dei problemi e valorizzare principi ideali e culturali che connotano le diverse fazioni in gioco, è stato connaturato dall’esercizio del potere. Attraverso di esso, si acquisivano le persone portatrici di voti, dovunque fossero schierate. Ovviamente concedendo nomine ed incarichi. È evidente che questo fare ha destrutturato il tessuto sociale, ideologico e culturale della Puglia, perché si è innestata l’idea che si sta insieme non in nome di valori e principi. La Puglia soffre per questo danno immane e servirà molto tempo per recuperarlo”.