Il presidente del Venezuela, che aveva un legame pazzesco con Dieguito, racconta alcuni retroscena e allo stesso tempo avvisa Milei
Una rivelazione su Diego Armando Maradona che lascia un po’ a bocca aperta. E fa riflettere. “E’ stato ucciso”, il soggetto è lui, il Pibe de Oro. A farla è il presidente del Venezuela Maduro che con la stella del calcio argentina aveva un legame straordinario. I due erano molto amici, tanto che spesso Diego andava non solo a trovarlo ma restare per settimane ospite nella sede residenziale insieme al capo dello Stato venezuelano. Per questa sua amicizia particolare con Maduro, Maradona veniva molto criticato anche in patria. Dopo Castro anche Maduro, gli dicevano e non legava mai con i politici del suo paese, o almeno molto poco.
E così, secondo Maduro, la stella del argentino Diego Armando Maradona è stato ucciso, sempre per bocca e opinione del Capo dello Stato venenezuelano, nell’ambito “di un’operazione per porre fine ai simboli dell’Argentina ribelle“. Parole pesanti quelle del presidente dello Stato sudamericano anche perché ricorda e racconta di quando Diego fece il suo compleanno per festeggiare i suoi sessant’anni “parlai con lui poco prima che morisse, e gli dissi di venire in Venezuela perché ero preoccupato dato che persone molto cattive, fasciste, sapevano che lui era la voce della ribellione popolare e diceva quello che nessuno osava dire in Argentina e nel mondo“.
Per Maduro Maradona è solo una conseguenza di ciò che è successo e sta succedendo in Argentina. “Prima hanno distrutto Diego. Poi volevano farla finita con Cristina Kirchner in diretta televisiva. E in seguito, ciò che è andato al potere in Argentina con Javier Milei è il fascismo, il sionismo“, ha spiegato con tono arrabbiato e furente il capo di Stato.
“Milei dice che guiderà una crociata affinché il Venezuela venga sanzionato, circondato e sconfitto. Quello che dico io è: guarda quello che è successo a Jair Bolsonaro (ex presidente del Brasile) e Alberto Macri (ex presidente argentino). Chi scherza con il Venezuela finisce male“, ha avvertito il suo collega