Dopo la fine del campo largo del centrosinistra a Bari, il Pd è pronto per la campagna elettorale del suo candidato sindaco Vito Leccese.
Il terremoto giudiziario in Puglia che vede indagata l’assessora regionale Dem Anita Maurodinoia, che si è dimessa dopo l’accusa di corruzione elettorale, ha accelerato il processo della scelta del candidato sindaco. Il Movimento 5 Stelle infatti ha messo un punto al campo largo perché secondo Giuseppe Conte non ci sono più le condizioni per correre insieme.
L’indagine della Procura ordinaria , che ha portato all’arresto ai domiciliari anche il marito di Maurodinoia, Sandro Cataldo, referente del Movimento politico Sud al centro e il sindaco di Triggiano Antonio Donatelli, ha convinto i grillini a non fare più le primarie del centrosinistra per scegliere un unico candidato sindaco.
“Ieri sera con Elly Schlein, con un’iniziativa in piazza Umberto a Bari, abbiamo presentato il nostro candidato sindaco, Vito Leccese, che prima era alle primarie e ora è ufficialmente candidato. Comincia la nostra campagna elettorale”. Così, ai microfoni di Notizie.com, il deputato Pd pugliese Ubaldo Pagano.
L’assessore Maurodinoia “ha fatto bene a dimettersi. Bisogna difendere le istituzioni che si rappresentano anche dal sospetto. Quando si viene attinti da indagini di qualsiasi natura, per tutelare la comunità che si rappresenta – in questo caso partito e Regione – è giusto fare un passo indietro in attesa che la magistratura faccia il suo corso”, ha aggiunto.
Tuttavia, Pagano è critico nei confronti del Movimento 5 Stelle: “La decisione e quella di Michele Laforgia di ritirarsi dalle primarie, è grave è inutile. I fenomeni criminali a qualsiasi latitudine si combattono con più democrazia, altrimenti il rischio vero è che essa si debba sospendere per evitare che qualche criminale possa inquinarla. Ritengo invece, che le persone perbene che hanno a cuore la cosa pubblica, siano molte di più e vanno valorizzate attraverso l’aumento dei processi democratici”.
Infine, una stoccata al governo sulla vicenda Santanché: “Riteniamo che quando ci sono fenomeni segnalati dalle autorità inquirenti, è giusto fare un passo indietro a tutela delle istituzioni che rappresentano. Noi in Puglia lo abbiamo fatto prontamente, ma non ha fatto lo stesso il governo nazionale. Peraltro qui siamo ancora nella fase delle indagini preliminari, in quel caso siamo molto più avanti e mi pare che il quadro accusatorio sia abbastanza cristallizzato”.