DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non, oramai arrivato al giorno numero 184 di conflitto
184mo giorno di conflitto in Israele. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non.
“Non lasceremo attive le brigate di Hamas in nessuna parte della Striscia. Abbiamo dei piani e agiremo quando lo decideremo. Contemporaneamente allo sforzo offensivo, permettiamo l’introduzione di aiuti umanitari nella Striscia. L’interesse di Hamas è quello di presentare una crisi umanitaria a Gaza, per fare pressione per la fine della guerra”, secondo Halevi.
“Israele ribadisce che se c’è la consegna e la liberazione degli ostaggi c’è anche il cessate il fuoco. È la posizione che loro hanno e certo non si più prescindere dalla liberazione degli ostaggi”. Sono queste le parole del ministro degli esteri Antonio Tajani dopo l’incontro che ha avuto con il suo omologo d’Israele Katz
L’amministrazione Biden è sempre più frustrata con la condotta militare di Israele e “questo è stato il messaggio centrale che il presidente ha recapitato al premier Benjamin Netanyahu nella telefonata dei giorni scorsi. Devono fare di più”. A dirlo è il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
“Ringrazio il Papa per aver risposto alla richiesta di incontrare le famiglie dei rapiti per rafforzarle e sostenere il ritorno dei sequestrati a casa. Il sostegno del Papa ha un grande peso morale e pratico, e sono convinto contribuirà al ritorno a casa dei sequestrati”. Lo ha affermato in una nota il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, mentre è in visita a Roma dove ha incontrato il ministro degli esteri Tajani.
Il Gabinetto di guerra ha conferito “un mandato significativo” alla squadra negoziale israeliana per i negoziati che da stasera ripartono al Cairo per una tregua e il rilascio degli ostaggi.
Il ritiro parziale di Israele dal Sud della Striscia di Gaza è stato deciso probabilmente per consentire alle truppe di “riposarsi e riorganizzarsi”, piuttosto che un passo verso una nuova operazione. Lo ha riferito in una nota la Casa Bianca.
Il portavoce delle milizie Houti dello Yemen ha rivendicato in una dichiarazione ai media che il gruppo ha effettuato cinque attacchi negli ultimi tre giorni.
“Per anni l’Iran ha agito contro di noi, quindi Israele agisce contro l’Iran e i suoi alleati sia in modo difensivo che offensivo. Chiunque ci faccia del male o abbia intenzione di farci del male, noi gli faremo del male”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
“Ho detto chiaramente alla comunità internazionale: Non ci sarà nessun cessate il fuoco senza la restituzione degli ostaggi. Non succederà”. Ha parlato in questo modo così perentorio il Primo Ministro Benjamin Netanyahu all’inizio della riunione settimanale di gabinetto, riportata da Times of Israel.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto un appello “all’unità del Paese” facendo riferimento alle manifestazioni in Israele contro la sua politica e ha aggiunto “in queste ore una minoranza estrema e violenta sta cercando di trascinare il Paese nella divisione”
L’esercito israeliano ha ritirato tutte le truppe di terra dal Sud della Strscia di Gaza dopo quattro mesi consecutivi di combattimenti nell’area di Khan Younis. Attualmente nella Striscia di Gaza rimane solo una brigata, Nahal. A renderlo noto è la stessa Idf
“Siamo estremamente allarmati per la gravissima situazione sul terreno”: lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che oggi riceve alla Farnesina il collega israeliano, Israel Katz, al quale presenterà tra l’altro il piano ‘Food for Gaza’.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che oggi incontra il collega israeliano Israel Katz, a Roma con un gruppo di famigliari degli ostaggi, ha chiesto a Israele di adottare “un cessate-il-fuoco, apra i valichi terrestri e renda subito operativo il corridoio marittimo per facilitare l’arrivo nella Striscia di Gaza di beni essenziali per la popolazione, in particolare aiuti alimentari, oltre a beni sanitari di prima necessità”. E’ quanto si legge in una nota della Farnesina.
Oggi pomeriggio ci sarà una riunione alla Farnesina sull’iniziativa ‘Food for Gaza’ presieduta dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla quale parteciperà anche il capo della diplomazia israeliana, Israel Katz. Lo rende noto il ministero degli Esteri.
Dal giorno del sanguinoso attacco di Hamas, sono rimasti uccisi un totale di 604 tra soldati, riservisti e agenti di sicurezza; e altri 3.193 sono stati feriti. I soldati morti durante l’offensiva a Gaza sono stati 260, 41 dei quali uccisi dal fuoco amico. Israele sostiene di aver ucciso, nel corso dell’offensiva, più di 13mila uomini di Hamas e di altri gruppi terroristici, oltre a circa un migliaio di terroristi morti all’interno di Israele il 7 ottobre.
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz è partito per Roma per una visita diplomatica. Katz incontrerà il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell’Interno Matteo Piantadosi e i vertici della Comunità ebraica in Italia.
“Il 7 ottobre è un giorno di dolore per il mondo. Niente può giustificare l’orrore scatenato da Hamas”. Lo scrive su X il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres