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Cronaca

Abusata sin dall’età di 8 anni, condannato a 9 anni il nonno acquisito

Published by
Daniele Magliocchetti

Il processo di primi grado si è chiuso con la condanna di un uomo di 72 anni di Otranto accusato di aver fatto violenze nei confronti della nipote

Una storia brutta e drammatica. La vicenda di una piccola bambina che si fida del nonno ma che invece di proteggerla, curarla e coccolarla come fanno i nonni le ha fatto le cose più brutte e indegne che ci possano essere. L‘uomo di 72 anni era finito al banco degli imputati con l’accusa di aver molestato la nipote della donna con cui conviveva almeno in cinque occasioni e da quando aveva 8 anni. Non era il vero nonno, ma acquisito, questo non lo giustifica naturalmente, anche perché una persona più grande non può e non deve fare una cosa così infima, soprattutto tradendo la fiducia che può nutrire una bimba così piccola.

Una donna mentre viene aggredita (Facebook notizie.com)

E’ questa l’accusa grave che è stata mossa nei confronti di un uomo che di Otranto da parte della prima sezione penale del tribunale di Lecce. Alla fine di questo primo passaggio del processi di primi grado, il collegio, composto dalla presidente Annalisa de Benedictis e dalle giudici Elena Coppola e Natascia Mazzone, l’ha inflitto a nove anni di reclusione, contro gli otto chiesti dalla sostituta procuratrice Rosaria Petrolo. Inoltre gli stessi giudici gli hanno imposto di corrispondere anche risarcimento di 100mila euro alla minore e 20mila euro a testa per il padre e la madre di questa piccola bambina.

Secondo l’accusa l’uomo non sarebbe riuscito a frenarsi

Una macchina dei carabinieri (Ansa Notizie.com)

Una storia raccapricciante, con una piccola bambina che ha dovuto subire abusi. E secondo quanto ha riportato in aula sostituta procuratrice Rosaria Petrolo, addirittura dal 2014, l’uomo, il nonno acquisito, non sarebbe riuscito a frenare le “proprie perversioni, baciando sulle labbra la bambina, allungando le mani sulle sue zone intime a partire e tentando di farle compiere atti sessuali”.

La piccola, che venne ascoltata durante un incidente probatorio, disse di non ricordare nulla, ma il caso poi fu riaperto dopo che la bambina stessa disse di aver mentito. Allora gli inquirenti ebbero dei forti sospetti che dietro a tutto questo ci fu la mamma, nei riguardi della quale si pensò perfino ad un reato di favoreggiamento. Ma no ci furono le prove anzi lei stessa dichiarò che vennero fatte delle avance sessuali anche a lei stessa. Una storia drammatica e da dimenticare, soprattutto per la bambina che chissà se ci riuscirà mai.

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Daniele Magliocchetti