DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non, oramai arrivato al giorno numero 185 di conflitto
185mo giorno di conflitto in Israele. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non.
Il ministro degli Esteri iraniano ha accusato gli Stati Uniti di aver approvato il bombardamento attribuito a Israele contro il suo consolato nella capitale siriana la scorsa settimana. Il bombardamento del primo aprile ha ucciso 16 persone, tra cui sette membri dei Guardiani della Rivoluzione, tra cui due generali, e ha lasciato distrutto l’edificio, situato accanto all’ambasciata.
L’Ufficio stampa governativo di Gaza ha rilasciato “dati chiave” aggiornati “per ricordare i 185 giorni da quando Israele ha lanciato il suo assalto all’enclave assediata”.
Sono stati uccisi almeno 33.207 palestinesi, tra cui 14.520 bambini. Altre migliaia rimangono dispersi o intrappolati sotto le macerie. Almeno 485 membri del personale medico sono stati uccisi. Più di 75.930 palestinesi hanno riportato ferite. Almeno 11.000 palestinesi con ferite gravi necessitano di cure fuori Gaza. Circa 17.000 bambini hanno perso uno o entrambi i genitori. Oltre un milione di sfollati hanno contratto malattie infettive. Più di 310 operatori sanitari e 20 giornalisti sono stati arrestati dalle forze israeliane. Almeno due milioni di palestinesi sono ora sfollati interni a Gaza.
Gli Stati Uniti hanno ribadito con forza la loro opposizione a qualsiasi operazione israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato di aver fissato “una data” per l’invasione. “Abbiamo chiarito a Israele che crediamo che una massiccia invasione militare di Rafah avrebbe un effetto estremamente dannoso su questi civili e alla fine danneggerebbe la sicurezza di Israele”, ha detto ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
“Hamas esaminerà il piano di accordo con Israele che prevede una tregua di sei settimane”. Lo dice una fonte del movimento islamista.
“Sei settimane ditreguatemporanea in cambio del rilascio di 40 ostaggi”. Sarebbe questa la sostanza – secondo fonti egiziane citate dalla testata del Qatar Al-Araby Al-Jadeed, ripresa da media israeliani – della proposta avanzata dagli Usa per un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia ora all’esame di Hamas e di Israele
“La proposta per il rilascio degli ostaggi è stata consegnata ad Hamas, ora aspettiamo la loro risposta e ci potrebbe volere un pò di tempo”. Ad affermarlo è il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby
Nel suo incontro di oggi con i parenti degli ostaggi di Israele a Gaza, Papa Francesco ha definito Hamas “il male”: lo ha riferito, durante un incontro con la stampa, Ashley Waxman Bakshi, cugina della diciannovenne Agam Berger imprigionata dal 7 ottobre.
Tre persone sono state uccise, tra cui Un comandante sul campo delle forze radwan del movimento sciita hezbollah, in un attacco israeliano contro il villaggio di al sultanya, nel sud del libano: A riferirlo è la Reuters.
“Il ritiro delle truppe di terra israeliane dal sud della Striscia di Gaza, compresa Khan Yunis, è una tattica, perché attualmente ricorrono ai bombardamenti”: lo ha detto il comandante dell’esercito iraniano Abdolrahim Mousavi.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in Vaticano cinque famiglie di ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Ad affermarlo è il Bollettino della Sala stampa vaticana. I familiari degli ostaggi sono giunti ieri a Roma con il ministro degli Esteri Israel Katz,
Il governo di Berlino deve “urgentemente” smettere di fornire armi a Israele. A dirlo dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, il massimo organo giurisdizionale dell’Onu che sta esaminando la denuncia di Managua, rappresentante del Nicaragua.
Sarà il generale di brigata, Roman Gofman, il nuovo consigliere militare del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo indica il Times of Israel, precisando che la nomina è stata decisa a seguito di consultazioni con il ministro della Difesa, Yoav Gallant, ed il capo di Stato Maggiore, Herzi Halevi.
In Israele, il presidente di Sionismo religioso, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, si è rivolto al primo ministro Benjamin Netanyahu perchè convochi immediatamente il gabinetto di sicurezza dopo il ritiro delle forze israeliane da Khan Younis. “L’unico foro autorizzato a prendere decisioni sostanziali in tempo di guerra è il gabinetto allargato, ma sfortunatamente non è così che sono andate le cose: vediamo che le decisioni vengono prese in un gabinetto ristretto senza l’approvazione o l’aggiornamento del gabinetto allargato, (perchè) sotto la pressione internazionale che danneggia lo slancio della guerra e i nostri interessi di sicurezza”, ha scritto a Netanyahu. Lo riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth.
“Il governo italiano lavora per una de-escalation, sapendo però che Hamas ha la grande responsabilità di aver scatenato questo inferno in Medio Oriente”. Lo ha detto ai giornalisti, a Rionero in Vulture il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un convegno al Crob.
“I segnali che arrivano da parte egiziana sono positivi”. Lo ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un convegno all’Irccs Crob di Rionero in Vulture, rispondendo ad una domanda sulle trattative circa la situazione in Israele.
In Israele, dopo il ritiro delle truppe israeliane dal Sud di Gaza, i partiti di destra al governo minacciano: “Netanyahu non rimarrà al suo posto senza un attacco su larga scala a Rafah”. Fonti nei partiti della destra israeliana affermano che c’è la sensazione che Netanyahu stia “rovinando la guerra” e non intenda mantenere le sue promesse di “rovesciare Hamas” e di “vittoria totale”, scrive Yedioth Ahronoth
I negoziati al Cairo tra Israele e Hamas si sono svolti “in un’atmosfera positiva”: lo ha riferito una fonte egiziana all’emittente saudita Al-Sharq. La fonte ha però invitato a una maggiore elasticità: “Ci aspettiamo -ha detto- una maggiore flessibilità da parte delle parti”.
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian, che ieri era in Oman, è volato a Damasco. La capitale siriana è stata teatro esattamente una settimana fa di un attacco al consolato iraniano in cui sono morti 7 ‘pasdaran’, tra i quali due miliziani ai vertici della Forza al-Quds. Lo riferisce Reuters, citando l’agenzia di stampa iraniana Tasnim.
Israele minimizza le aspettative di un accordo con Hamas dopo che fonti egiziane hanno parlato di progressi nei negoziati al Cairo. “Non vediamo ancora nessun accordo all’orizzonte. La distanza tra le parti è ancora grande”
Un attentato dinamitardo è stato compiuto ai danni di un bulldozer e di un veicolo militare israeliano che operavano nel campo rifugiati di Balata, nei pressi di Nablus in Cisgiordania. Il video con le relative immagini, diffuso online, è riportato da The Times of Israel, secondo cui i mezzi erano impegnati in un raid dell’Idf in corso nell’area
“I negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas hanno registrato “progressi significativi”. Lo riporta Al-Qahera News, di orientamento filogovernativo egiziano, citando una fonte dei servizi di sicurezza del Cairo. Le delegazioni del Qatar e di Hamas sono ripartite dalla capitale egiziana e vi ritorneranno entro un paio di giorni per finalizzare i termini dell’accordo, spiega Al-Qahera News. Anche le delegazioni americana e israeliana lasceranno Il Cairo nelle prossime ore.