Nell’arco degli anni si sono avanti i francesi di Bouygues Télécom e Vivendi, la Pearson (Murdoch) e Cairo con i fondi di Private Equity, ma adesso è diverso
Un’operazione che avrebbe del clamoroso. C’è chi vuole acquisire Mediaset ed è parecchio interessato. E questo gruppo ha un nome e un cognome ed è la famiglia Aponte, la stessa che ha MSC Crociere e che da qualche settimana ha acquisito Il Secolo XIX e ora vorrebbe tentare l’assalto al gruppo televisivo della famiglia Berlusconi. Una mossa azzardata e assai rischiosa, almeno dal punto di vista commerciale e operativo. A tirar fuori la notizia clamorosa è il Giornale d’Italia, anche se non è la prima volta, soprattutto da quando non c’è più il fondatore principe di Mediaset Silvio Berlusconi, che escono indiscrezioni su questa situazione. Lo scopo della famiglia Aponte, almeno secondo il quotidiano, sarebbe quello di ampliare l’operatività nel mondo editoriale italiano e, naturalmente, quello di voler realizzare sinergie con il loro business principale dell’azienda che è MSC Crociere, appunto.
C’è solo una cosa che stride in tutto questo, ovvero la volontà della famiglia Berlusconi di cedere l’azienda che rappresenta un vero e proprio gioiello di famiglia. Non solo. A dicembre del 2023, sul finire dell’anno passato, proprio Marina Berlusconi, e in modo piuttosto energico, aveva fatto ampiamente capire, sia con una nota ufficiale ma anche con dichiarazioni insistenti, che non c’era la minima “volontà di cedere Mediaset, nessuno l’ha mai pensato“, nonostante siano arrivate offerte, soprattutto dopo la scomparsa del Cavaliere. Non solo. A quanto riferisce il Giornale d’Italia la famiglia Aponte sarebbe addirittura “in trattativa con Marina e Piersilvio Berlusconi per acquistare il pacchetto completo di Mediaset For Europe (MFE) del valore di 1,56 miliardi di € (815 mln di € per le MFE A e 770 mln di € per le MFE B, con 10 diritti di voto per ciascuna azione), circa il 50% in meno dai massimi del 2021″. Ed è anche, e forse soprattutto questa, la notizia che non collima molto con la situazione reale, anche perché, a parte il valore di Mediaset che può avere sul mercato, ma c’è da ricordare che i francesi di Bouygues Télécom, ma anche la Pearson, ovvero Murdoch, per non dimenticare la stessa Vivendi, quando ancora c’era Silvio Berlusconi arrivarono ad offrire cifre nettamente superiori ai 2,5 miliardi di euro di cui si parla, tanto che il Cavaliere, pur rifiutando, non lo fece subito ma aspettò e poi rifiutò decisamente una cifra che si aggirava quasi sui 4 miliardi. E la domanda (anche piuttosto banale) è: perché adesso si dovrebbe cedere a meno, visto che lo stesso gruppo rispetto allora si è ancora più ampliato, ha investito anche all’estero cifre ingenti? Forse qualcuno ha fatto male i conti.
La somma di cui si sta parlando si dovrebbe aggirare sui 2,5 miliardi di euro, anche se, e qui il testamento di Berlusconi è stato reso anche pubblico, c’è l’eventuale cessione dei beni entro 5 anni dell’apertura dell’asse ereditario. E non è una cosa da cui si può passare così tranquillamente anzi. Non solo. Mediaset avrebbe fatto una nota nella quale, per l’ennesima volta, smentisce qualsiasi voglia di cedere l’intero asset. E sia ben chiaro, si parla dell’intero asset, non di una parte.
Ad ogni modo, il fatto che sia uscito che la famiglia Aponte, che ha un patrimonio di circa 200 miliardi, sia disponibile ad entrare e acquisire Mediaset è importante e rilevante allo stesso tempo. Ma forse i prezzi dovrebbero essere rivisti e rivisitati. Per l’acquisto di Mediaset, infatti, in questi anni, si erano fatti avanti i francesi di Bouygues Télécom, Pearson (il gruppo di Murdoch) e la stessa Vivendi, azionista di una quota di minoranza, oltre a fondi di Private Equity che avrebbero tentato la scalata con Urbano Cairo che avrebbe ceduto RCS. Ma anche qui non se ne fece nulla.