La Microsoft è preoccupata per le ultime azioni tecnologiche del governo cinese che vorrebbero mettere in cattiva luce gli Stati Uniti
Prosegue imperterrita la battaglia tecnologica tra la Cina e gli Stati Uniti, due delle potenze economiche – e non solo – più potenti al mondo. Secondo quanto riportato nell’ultimo rapporto del centro minacce di Microsoft, il governo cinese sta intensificando l’uso di contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Per mezzo di account falsi diffusi sui social media vogliono aumentare le divisioni tra gli Usa e le altre popolazioni. Rispetto a qualche tempo fa sarebbero raddoppiati gli ‘obiettivi’, ma soprattutto sarebbero aumentati il livello e l’intensità delle loro operazioni di influenza.
Queste si concentrerebbero in particolar modo su eventi che mettono in cattiva luce l’operato statunitense, come sarebbe avvenuto in occasione del deragliamento di un treno nel Kentucky e degli incendi a Maui. Così facendo aumentano il livello globale di sfiducia. Fino a oggi, stando a quanto scritto nel documento, i tentativi non starebbero riscuotendo il successo sperato, ma sarebbe necessario muoversi in questo momento per evitare che questi possano crescere e ribaltare la situazione generale.
A rendere noti tutti i dettagli di queste operazioni, sarebbe stato il direttore generale del centro di analisi delle minacce Microsoft, Clint Watts. Di seguito alcuni dei passaggi più importanti e rilevanti del rapporto sopracitato: “La Cina sta utilizzando falsi account sui social media per sondare gli elettori su ciò che li divide maggiormente. Così facendo vuole seminare divisione e possibilmente influenzare l’esito delle elezioni presidenziali americane a suo favore” – scrive preoccupato, per poi aggiungere – “I cinesi hanno anche aumentato l’uso di contenuti generati dall’intelligenza artificiale per promuovere i loro obiettivi in tutto il mondo“.
Un’azione iniziata tempo fa e che non sembra essere in calo, tutt’altro. Stando alle analisi sarebbe stata notevolmente incrementata negli ultimi tempi: “Questa attività è continuata e i resoconti parlano quasi esclusivamente di questioni interne che notoriamente dividono il popolo americano. Tra questi vi è il riscaldamento globale, le politiche di confine del nostro governo e tutto ciò che riguarda temi come l’uso della droga, l’immigrazione e le tensioni razziali“. Il modus operandi è semplice, quotidiano, quasi banale ma proprio per questo ancor più complicato da fermare: “Utilizzano video, meme e infografiche originali, nonché contenuti riciclati da altri profili politici di alto profilo. Con le importanti elezioni che si terranno in tutto il mondo quest’anno, in particolare in India, Corea del Sud e Stati Uniti, valutiamo che la Cina, come minimo, creerà e amplificherà i contenuti generati dall’intelligenza artificiale a beneficio dei suoi interessi” conclude Watts.