Non si fermano le ricerche dei dispersi della strage di Suviana. I vigili del fuoco sono al lavoro ormai da molte ore e l’ultimo annuncio non lascia ben sperare.
La strage di Suviana ha scosso il nostro Paese. Nel pomeriggio di ieri, martedì 9 aprile, una turbina è esplosa nella centrale sul lago provocando una vera e propria strage. Il bilancio attuale è di 3 morti, 5 feriti gravi, 4 dispersi e 3 illesi, ma quello definitivo è destinato ad aumentare nel giro di poche ore.
“Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi. Lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea“, le parole di Luca Cari, dirigente comunicazione dei vigili del fuoco, citato dall’Ansa. Le ricerche, comunque continuano e lo faranno anche nelle prossime ore.
Le ricerche dei vigili del fuoco continuano ad essere molto complicate. “Il quadro generale è molto difficile – conferma Luca Cari ai giornalisti – l’acqua sta salendo e noi siamo al lavoro al di sotto del lago e quindi con l’acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo operando con le squadre di ricerca. Possiamo dire che è una situazione molto pericolosa per i nostri operatori“.
L’obiettivo da parte dei vigili del fuoco, oltre naturalmente a trovare i dispersi, è quello di mettere in sicurezza l’intera struttura. “Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di rendere sicuro il tutto”, spiega ancora Cari.
Intanto non si fermano le indagini per capire cosa ha provocato lo scoppio. L’incidente, come scritto da La Repubblica, è avvenuto nel giorno del collaudo e i carabinieri si stanno concentrando sui lavori di manutenzione.
La Procura nelle prossime ore aprirà un fascicolo tecnico e ascolterà anche i testimoni. Dichiarazioni che saranno fondamentali per ricostruire meglio la dinamica di questa esplosione.