“I numeri dei morti sul lavoro sono una costante da troppi anni: è un dramma e va affrontato con una normativa sui subappalti, ma non solo. Il provvedimento sulla patente a crediti per le imprese ha molte carenze”.
Così, in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, il deputato emiliano del Pd Andrea De Maria, commentando l’ennesima tragedia sul lavoro che si è verificata ieri, martedì 9 aprile, nella centrale idroelettrica Enel sul lago di Suviana.
Tre tecnici, tutti di ditte esterne, hanno perso la vita in seguito all’esplosione di una turbina all’ottavo piano sotto lo zero, che ha causato prima un incendio, poi l’allagamento del nono e il crollo del solaio.
I dispersi sono quattro e cinque i feriti, che sono ricoverati negli ospedali di Parma, Bologna, Pisa e Cesena. La Procura ha aperto un’inchiesta. Un’ennesima tragedia che ha fatto riaccendere il dibattito sulle morti bianche.
Onorevole De Maria, solo nel 2023 ci sono state 1041 morti sul lavoro. Un numero allarmante. Perché accade?
“Siamo di fronte ad un vero dramma. Non dico una emergenza perché i numeri dei morti sul lavoro sono una costante da troppi anni. Credo che le priorità da affrontare siano quattro. Un aspetto di carattere legislativo, penso ad esempio alla normativa dei subappalti. L’ efficacia dei controlli e dei procedimenti sanzionatori. La cultura di impresa, penso ad esempio anche a quanto le imprese pubbliche ricorrono ai subappalti. Infine una cultura della sicurezza che deve coinvolgere datori di lavoro e lavoratori. Certo si tratta di farne una priorità per le istituzioni e le organizzazioni rappresentative del mondo dell’ Impresa e del lavoro“.
In occasione dell’ultima vittima sul lavoro, prima di questa tragedia, si è tornato a parlare di istituire una Procura nazionale delle morti sul lavoro. Cosa si è fatto finora?
“Il tema è la certezza dei tempi e la quindi la tempestività dei controlli e dei procedimenti sanzionatori. Bisogna valutare qual’ è lo strumento migliore da mettere in campo. Certamente si tratta di un tema centrale da affrontare, come ho ricordato prima“.
Cosa pensa della patente a crediti per le imprese?
“Il provvedimento del governo in merito ha molte carenze. Si concentra sull’ edilizia e non su altri settori, prevede percorsi formativi molto generici, è debole sul piano sanzionatorio. Serve certezza sul ripristino delle condizioni di sicurezza e formazione efficace, rivolta anche ai lavoratori. Importante un risultato ottenuto dal PD, anche in riferimento ai subappalti: finalmente il governo si è detto pronto a ricredersi rispetto alla scelta fatta di sostituire, nel decreto Pnrr, il criterio consolidato del riferimento ai contratti comparativamente più rappresentativi con quello ai contratti più diffusamente applicati. Una differenza fondamentale per evitare che siano applicati contratti pirata, firmati da sigle compiacenti, svincolate da ogni criterio di rappresentanza e rappresentatività, finalizzati a comprimere tutele e salari“.