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Suviana, Pignedoli (M5S) a Notizie.com: “Norme sui subappalti deregolamentate: questo aumenta il rischio morti sul lavoro”

Published by
Giovanna Sorrentino

La tragedia nell’Appennino bolognese nella centrale idroelettrica Enel del lago di Suviana è accaduta intorno alle 14.20 di ieri, martedì 9 aprile. 

Una turbina è esplosa all’ottavo piano sotto lo zero, causando prima un incendio, poi l’allagamento del nono e infine un crollo del solaio. I testimoni parlano di una forte esplosione, in seguito alla quale si è verificato il crollo che ha travolto almeno 12 tecnici, tutti di ditte esterne.

Suviana, Pignedoli (M5S) a Notizie.com: “Norme sui subappalti deregolamentate: questo aumenta il rischio di morti sul lavoro” (Ansa Foto) – notizie.com

Stavano lavorando al collaudo di un gruppo di generazione. Era il secondo, dopo quello dei giorni scorsi. Tre persone che si trovavano all’ottavo piano sono morte sul colpo, mentre altri sono stati travolti dalle macerie del soffitto crollato. I dispersi sono quattro, mentre cinque sono i feriti, ricoverati negli ospedali di Parma, Pisa, Cesena e Bologna.

La Procura locale ha aperto un’inchiesta anche se non ha ancora predisposto le autopsie ai corpi delle vittime.

Le vittime hanno tra i 35 e i 73 anni. La Cisl Area Metropolitana bolognese ha organizzato un presidio fuori dalla centrale idroelettica e 4 ore di sciopero per dire no alle morti sul lavoro. Per domani, prima ancora della tragedia, era già organizzato lo sciopero nazionale di Cgil e Uil.

La tragedia di Suviana ha fatto tornare attuale il tema delle morti sul lavoro. Ne abbiamo parlato con l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Sabrina Pignedoli.

Onorevole, solo nel 2023 ci sono state 1041 morti sul lavoro. Un numero allarmante. Perché accade?
In generale, uno dei problemi principali è quello dei subappalti, con contratti a cascata. Questo governo ha deregolamentato le norme sui subappalti e questo aumenta i rischi per i lavoratori. C’è poi un problema di investimenti economici e in risorse umane a favore della sicurezza sul lavoro. I controlli sono troppo scarsi, il che è dovuto alla mancanza di lavoratori impiegati in questo settore. Serve anche maggiore formazione per diffondere una cultura della prevenzione“.

Tragedia alla centrale idroelettrica Enel di Suviana (Ansa Foto) – notizie.com

In occasione dell’ultima vittima sul lavoro, prima di questa tragedia, si è tornato a parlare di istituire una Procura nazionale delle morti sul lavoro. Cosa si è fatto finora?
Nel tempo in questo senso ci sono state varie proposte di legge, anche da parte del Movimento 5 Stelle. Con un’interrogazione parlamentare, lo scorso febbraio il M5S è tornato su questa proposta. I dati del Ministero del Lavoro dicono che nel corso del 2023 ci sono state circa 3700 ispezioni in più rispetto al 2022, ma evidentemente sono ancora troppo scarse“.

A che punto è l’Italia su questa emergenza rispetto agli altri Paesi europei?
I dati del nostro Paese sono molto diversificati a seconda delle Regioni. Gli indici europei sugli incidenti e le morti sul lavoro, oltre che sulle malattie professionali, collocano il nostro Paese nel mezzo, ma le morti sul lavoro non decrescono e questo è molto grave. I dati, però, sono sterili se considerati al di fuori della realtà: pensiamo invece a quante morti potrebbero essere evitate con semplici accorgimenti, più controlli e prevenzione“.

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Giovanna Sorrentino