Il famoso analista politico non si tiene e attacca anche sulla questione morale: “Quella vera è sui 120 miliardi per coprire il superbonus”
Una partito che non è un partito. O quanto meno non come dovrebbe essere. E se non allo sbando quasi, almeno per quello che si vede all’esterno e dai segnali che manda dall’interno. Insomma, un bel pasticcio il Partito Democratico secondo l’analista Claudio Velardi che nel cercare di capire quali siano i problemi attuali, in una intervista a Italia Oggi, spiega il suo punto di vista e non è così diplomatico come appare spesso, ma assai duro, soprattutto nei confronti dei dirigenti del partito che lui stesso definisce dei veri e propri “dinosauri“, a maggior ragione per un motivo ed è nei confronti del segretario Schlein: “Lei ha in mente un partito radical sui diritti civili e l’ambiente. Ma la struttura del Pd non glielo consente“.
Il vero problema riguarda quello che sta succedendo con l’alleato maggiore o quello che dovrebbe essere l’alleato maggiore per la Schlein, ovvero Giuseppe Conte che ha i suoi problemi secondo Velardi e che dovrebbe essere il primo a fare una sorta di mea culpa per come sta portando avanto determinate situazioni all’interno del suo stesso partito. Per questo per Velardi la situazione è ancora più complicata per la stessa segretaria: “Si deve barcamenare tra questi dinosauri che ci sono nei dem e questo pseudo alleato riottoso come Conte per tentare di cavarsela per le elezioni Europee e non essere cacciata“.
“La vera questione morale non ce l’ha il Pd ma i Cinquestelle e nessuno lo dice…”
E poi c’è la famosa questione morale che tanto fa discutere e che ha tirato fuori il candidato a Bari Laforgia che poi ha rimesso il suo mandato, nel senso di far decidere cosa fare la lista che lo appoggia, tra cui i Cinquestelle. Ma su questo Velardi è ancora più duro, anche perché non si tiene nulla, soprattutto sulla famosa questione morale, tanto che a proposito di questo osserva: “E’ inutile che ci giriamo intorno, tanto non lo dice nessuno ma lo pensano tutti, ma la vera questione morale non sta nel Pd, ma nei Cinquestelle e soprattutto quella degli oltre 120 miliardi per coprire il superbonus o dei 30 miliardi per il reddito di cittadinanza. Ecco qual è la vera questione morale. E chissà mai quando finiremo noi di pagarle queste cose…”.
Mentre sull’alleanza tra Pd e M5s, Velardi ha un suo modo di vedere le cose che sono piuttosto chiare: “Due partiti inconciliabili, anche perché non ci sarà mai un’alleanza strutturale. E, a mio modo di vedere, a Conte sta bene anche così. Ha una straordinaria libertà di azione, non ha niente da perdere e tutto da guadagnare“.