La strage di Suviana riapre la discussione sulla sicurezza sul lavoro. Il ministro Calderone al ‘Quotidiano Nazionale’: “E’ la priorità del governo”.
La strage di Suviana ha scorso l’intero Paese. L’esplosione nella centrale sul lago ha riaperto la discussione sulla sicurezza sul lavoro. Un dibattito che va avanti da diverso tempo anche se, almeno per il momento, non si è arrivati ad una soluzione per mettere la parola fine a queste tragedie.
Intercettata dai microfoni del Quotidiano Nazionale, il ministro Calderone conferma che tra le priorità di questo governo c’è anche quella “fare piena luce su quanto successo“.
Come detto in precedenza, la strage di Suviana riporta al centro del dibattito politico (e non solo) la sicurezza sul lavoro. Il ministro al quotidiano nazionale garantisce che il tema è una priorità che il governo si è posto fin dall’inizio. Per provare a risolvere in modo definitivo il problema ci vogliono più fondi, ma anche dei maggiori controlli.
“Le norme ci sono. Queste, però, non sempre sono efficaci – il pensiero del ministro Calderone al Quotidiano Nazionale – le nuove assunzioni consentiranno di aumentare le ispezioni rispetto a quest’anno del 40%“. Numero che dovrebbe garantire di evitare e magari prevenire tragedie come quella di Suviana. C’è bisogno, comunque, di una accelerazione su questo tema perché ormai gli incidenti sono all’ordine del giorno.
Proseguono, intanto, le ricerche e le indagini sulla strage di Suviana. Le speranze di trovare in vita le persone di cui non si hanno notizie sono davvero poche, ma il lavoro dei vigili del fuoco non si fermerà almeno fino a quando non sono stati trovati i corpi. Non si fermano anche gli accertamenti per capire meglio il motivo dell’incidente.
I fari sono puntati sulla manutenzione della centrale. Ma si preferisce comunque mantenere il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno delle certezze sull’accaduto.