Nel corso di una lunga intervista che ha rilasciato al quotidiano “Milano Finanza” è intervenuto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani
Non è affatto un mistero che tra l’Italia e la Cina ci sia un ottimo rapporto collaborativo in termini d’affari. Lo dimostra soprattutto la nuova stagione che si è appena aperta. Non può che essere soddisfatto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. L’attuale vicepremier ne ha parlato nel corso di una lunga intervista che ha rilasciato a “Milano Finanza” in cui ha voluto fare il punto della situazione. Tanto da affermare che il nostro Paese non vede l’ora di inaugurare una nuova fase nei rapporti bilaterali e di investire sul partenariato.
Soprattutto in occasione dai 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo. Parole di elogio per la Cina che viene descritta come un partner economico-commerciale importante per l’Italia. Poi svela quali sono gli obiettivi reali: ovvero quello di presentare loro le vaste opportunità di scambi commerciali e di investimenti offerte del tessuto imprenditoriale del nostro Paese. Il primo step sarà la città di Verona dove è stato accolto il Ministro del Commercio cinese Wang Wentao.
Un canale importante da tenere ben stretto con Pechino sottolinea il ministro. Proprio a Verona ci saranno tanti appuntamenti riguardanti l’agroindustria, l’e-commerce, gli investimenti e il farmaceutico e biomedicale. Una iniziativa tende a promuovere nuove opportunità per le imprese del nostro Paese.
Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Commissione economica mista? E’ il primo importante appuntamento ad alto livello politico con la Cina del 2024. Ci consentirà di consolidare l’attuale fase di ridefinizione e rilancio delle relazioni bilaterali. Vogliamo lavorare con i nostri partner cinesi per superare le barriere che ostacolano l’accesso dei nostri prodotti al mercato cinese e affrontare le criticità segnalate dalle nostre imprese“.
Le novità non sono affatto finite qui visto che si lavorerà anche sui collegamenti con la Cina. L’obiettivo è quello di rafforzare quelli aerei, soprattutto in chiave turistica, magari anche con un volo diretto verso il Veneto. Per tutto questo serve collaborazione: “Occorre lavorare con spirito di squadra in favore delle nostre imprese, nel solco della ‘diplomazia della crescita’, la strategia che ho inaugurato sin dai miei primi giorni alla Farnesina” fa sapere il vicepresidente del Consiglio.