Nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni di “Milano Finanza Fashion” è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso
Tra pochi giorni, precisamente lunedì 15 aprile, sarà un giorno molto importante per il nostro Paese. Se non si tratta di una data storica allora poco ci manca. Fatto sta che si festeggerà la prima giornata del “Made in Italy“. Una serie di eventi che si verificheranno in due città importanti come Roma e Milano. Qual è l’obiettivo? Verranno messe in evidenza tutte le eccellenze italiane. Una soddisfazione non da poco per il governo targato Meloni, ma soprattutto per Adolfo Urso.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, infatti, non può che essere contento per questa nuova ed importante iniziativa. Ai microfoni di “Milano Finanza Fashion” ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione. Il governo vuole mantenere un impegno fondamentale nei confronti di un comparto industriale chiave per il paese.
Nel corso dell’intervista ha precisato che, con il Fondo speciale per la transizione verde e digitale nella moda, sono stati messi a disposizione la bellezza di 5 milioni di euro per il 2023 ed altri 10 milioni per quest’anno. Il 15 aprile, come annunciato in precedenza, afferma che sarà un giorno storico in cui verrà festeggiato il brand considerato il passaporto italiano nel mondo.
Made in Italy, Urso soddisfatto: “Andiamo avanti con i nostri obiettivi”
A meno di un anno dal varo di legge sono stati centrati diversi obiettivi. Tra questi quello di aver istituto il “Liceo del Made in Italy” con i primi corsi che verranno inaugurati a partire dal settembre del prossimo anno scolastico. Un nuovo approccio che, anche in questo caso, tenderà a valorizzare le eccellenze italiane e che promuoverà la crescita sostenibile ed anche il talento italiano.
Come annunciato in precedenza il governo sta facendo dei passi importanti in avanti per quanto riguarda la moda. Un settore che viene appunto considerato come un pilastro del sistema nazionale. Basti pensare che il fatturato dello scorso anno si è aggirato intorno ai 110 miliardi di euro. Un numero decisamente in crescita rispetto al 2022. Ci sono circa 60mila aziende che lavorano nell’ambito del tessile e che vede occupati più di 520mila impiegati.
In conclusione Urso afferma: “La moda è un settore sempre in crescita. Bisogna puntare sulle nuove competenze per le prossime sfide che ci attendono. Filiera e governo devono fare sistema in modo da far incontrare domanda di forza lavoro e offerta formativa“.