E’ sempre più alta la tensione tra Israele e l’Iran. La decisione di Netanyahu di bombardare il consolato di Damasco sta portando ad una reazione di Teheran.
Gli Stati Uniti avevano annunciato la possibilità di una reazione da parte dell’Iran contro Israele dopo il bombardamento del consolato di Teheran di Damasco e questa non si è fatta attendere. Come riportato dall’Ansa, alcuni funzionari di Tel Aviv hanno confermato il lancio di decine di droni iraniani.
Stando alle informazioni che si hanno a disposizione, sono tra 50 e 100 i droni suicidi lanciati verso il territorio israeliano e sono attesi entro le 7:30 (6:30 italiane ndr) di domenica 13 aprile. Al momento non è ancora chiaro quali sono i reali obiettivi da parte di Teheran.
L’attacco dell’Iran nei confronti di Israele ha portato il presidente Netanyahu a mandare un messaggio ai cittadini. Il leader di Tel Aviv ha garantito che il Paese è preparato a “qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Apprezziamo il fatto che gli Stati Uniti siano al nostro fianco così come il sostegno della Gran Bretagna, della Francia e di altri Stati“.
Nella breve nota Netanyahu ha ricordato anche un principio fondamentale per Israele: “Chiunque ci fa del male, gli facciamo del male. Proteggeremo il Paese da ogni minaccia e lo faremo con la solita determinazione. So che anche voi cittadini mantenete la calma e vi esorto ad ascoltare le direttive del Comando del Fronte Interno. Insieme resisteremo e sconfiggeremo tutti i nemici“.
La decisione di Teheran sta provocando anche le reazioni degli altri Paesi. Biden è subito tornato a Washington ed ora deve decidere se accettare la richiesta di aiuto avanzata da Tel Aviv fuori dallo spazio aereo israeliano. L’Iraq, invece, ha preferito chiudere lo spazio aereo e sospendere interamente il traffico.