Lorenzo Zacchi, responsabile Medio Oriente di Geopolitica.info, in esclusiva ai nostri microfoni: “L’attacco è molto simile a quello fatto nel 2020”.
E’ sempre più alta la tensione tra Iran e Israele. Nella serata di ieri, sabato 13 aprile, Teheran ha replicato con droni e missili all’attacco di Tel Aviv al consolato iraniano di Damasco.
La nostra redazione ha contattato Lorenzo Zacchi, responsabile Medio Oriente di Geopolitica.info, per fare il punto della situazione e anche capire gli scenari futuri.
Lorenzo Zacchi, ieri sera l’attacco dell’Iran contro Israele. Quali potrebbero essere gli scenari futuri?
“Io vedo questo attacco dell’Iran molto simile a quello fatto a gennaio 2020 dopo l’uccisione di Soleimani. Anche lì ci fu un attacco missilistico contro una base americana in Iraq, ma con nessuna intenzione di provocare una nuova escalation. Questa era una ritorsione attesa tanto che Israele ha comunicato di aver intercettato il 99% dei droni e dei missili. Teheran comunque aveva un obbligo nei confronti dei loro cittadini dopo l’attacco di Tel Aviv. Dai toni delle autorità iraniane, comunque, sembra che non ci sia nessuna volontà di allargare il conflitto. All’Iran basta mettere pressione a Israele tramite Gaza o gli Hezhbollah“.
Reagirà Israele?
“La comunità internazionale sta pregando affinché Israele non risponda. Diciamo che l’idea di un nuovo attacco contro l’Iran è difficile perché rischierebbe di creare una situazione di fibrillazione anche tra gli Stati arabi“.