Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Giornale” è intervenuta la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella
Pochi giorni fa, in quel di Roma, insieme alla premier Giorgia Meloni ha promosso la conferenza europea sulla natalità. Stiamo parlando di Eugenia Maria Roccella. L’attuale ministra della Famiglia e le Pari Opportunità ha affrontato vari argomenti molto importanti, tra questi quelli relativi alla maternità. In primis, però, ha cominciato dicendo che l’Italia sta affrontando un problema non da poco che riguarda la denatalità. In questo ambito il nostro Paese è quello decisamente messo peggio.
Anche se, a dire il vero, tutta l’Europa si trova sotto il tasso di sostituzione. Di che cosa stiamo parlando? Di un tasso che garantisce l’equilibrio demografico, ovvero quello tra le nascite e le morti. La Francia si trova davanti a tutti con l’1.80 figli per donna in età fertile, mentre l’Italia all’1,25. “In questo periodo abbiamo imparato che lo sviluppo produce la denatalità. I Paesi che si sviluppano, sul piano democratico, dei diritti, della tecnologia, dell’economia, sul piano sociale, vedono calare la natalità“.
Maternità, Roccella: “Le donne vengono penalizzate, è vero, ecco il perché”
Una risposta alla denatalità per la ministra è quella di poter mettere in atto delle politiche che possano sostenere la famiglia, il lavoro femminile e le pari opportunità. Un problema di cui il governo si sta seriamente concentrando. Non si è fatta attendere la stoccata nei confronti della sinistra che, secondo la Roccella, ha sempre preferito puntare sull’immigrazione. Alla domanda se le donne decidono di fare figli e, di conseguenza, vengono penalizzate la risposta non si è fatta attendere: “E’ vero“.
Poi ha spiegato anche il perché: in questo contesto subentra anche il gap salariale tra un uomo ed una donna. Anche questo incide moltissimo per la ministra. Poi precisa che la maternità non deve assolutamente rappresentare un ostacolo nel percorso di realizzazione lavorative per quanto riguarda le donne. Anche questo è uno degli obiettivi del governo che ha prefissato.
Sulle parole della Meloni, con tanto di riferimento all0utero in affitto, ha rivelato: “Mentre la maternità ha sempre meno valore sociale, sembra che per avere un figlio tutto sia lecito, anche contrattualizzare la maternità. In questo modo viene meno il paradigma fondante del materno e anche del paterno”.
In conclusione si è soffermata sulle pesanti accuse piovute alla destra che è stata accusata di essere femminista con le donne musulmane per andare contro l’Islam: “Credo che il problema principale sia la consapevolezza. Un esempio su tutti è il film della Cortellesi che ricorda il percorso di emancipazione che le donne italiane hanno compiuto, ma poi non aiutiamo le donne islamiche a compiere quello stesso percorso“.