Gelmini e l’appello alla Meloni: “Non lasci in panchina uno come Draghi”

Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero” è intervenuta la presidente di Azione, Mariastella Gelmini

Carlo Calenda ed il suo partito “Azione” ci credono fortemente. Tanto è vero che nella giornata di ieri l’ex candidato sindaco di Roma ha presentato la sua lista (“Siamo europei”) in vista delle Elezioni Europee di giugno. Il tutto sulle orme di Mario Draghi. Un nome che ritorna nuovamente a riecheggiare nel mondo della politica italiana. Dell’ex presidente del Consiglio si fida ciecamente anche una come Mariastella Gelmini che, del partito di Calenda, ha il ruolo di presidente.

Intervista al "Messaggero"
La presidente di Azione, Mariastella Gelmini (Ansa Foto) Notizie.com

Ne ha parlato nel corso di una intervista rilasciata al “Messaggero” dove non ha mai mostrato alcun tipo di dubbi sulla figura dell’ex banchiere. Un personaggio che, secondo l’ex ministra dell’Istruzione, non deve essere assolutamente tenuto in panchina. Tanto è vero che ha voluto fare un vero e proprio appello alla premier Giorgia Meloni di tenerlo e prenderlo in seria considerazione. Il suo biglietto da visita sarebbe importante per l’Unione Europea che ha davanti grandi pericoli come la guerra in Ucraina e non solo.

Azione, Gelmini “chiama” la Meloni per Draghi: “Lo prenda in considerazione”

Non solo Mario Draghi, ma anche le dichiarazioni di Sergio Mattarella fanno molto rumore. Il presidente della Repubblica, infatti, ha utilizzato parole molto dure sull’Unione ed il suo appello può essere considerato complementare proprio come a quello di Draghi. Alla domanda se la Meloni dovesse sostenere, o meno, uno come l’ex premier alla Commissione la risposta non si è fatta attendere: “Alla Meloni dico di sostenere il nostro Paese sino in fondo. Di fare l’interesse sia italiano che europeo. Il sovranismo oramai è tramontato. 

Intervista al "Messaggero"
La presidente di Azione, Mariastella Gelmini (Ansa Foto) Notizie.com

La premier sa benissimo che in un momento critico come questo non si può lasciare in panchina uno come Draghi e rinunciare alla sua azione in Europa“. Nel caso in cui non ci dovesse riuscire Matteo Renzi è pronto a convincerlo, la Gelmini fa sapere che non c’è solo lui ma tanti altri politici che sono pronti a sostenere la sua candidatura.

Sulle tre cose che cambierebbe in Europa precisa: “La difesa comune, la riforma della governance e poi scommetterei sulla transizione green. Chiunque neghi il cambiamento climatico è in cattiva fede. Anche il nucleare è una tecnologia green, l’Europa lo ha riconosciuto, se rinunciamo abbandoniamo ogni possibilità di azzerare le emissioni“.

 

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