E’ una boccata di ossigeno poter essere in piazza, e’ “benzina” per andare avanti, “fino a quando il popolo me lo chiedera’, io non mi risparmiero'”. Cosi’ Giorgia Meloni al comizio del centrodestra a Potenza a sostegno di Vito Bardi
“Voglio un fisco amico che non ti vessa”, “Lo Stato deve aitare chi produce ricchezza”. E ancora “Noi siamo il governo che ha messo più fondi della storia d’Italia sulla Sanità. Non fatevi raccontare fake news”.
Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il comizio di chiusura della campagna elettorale del candidato di centrodestra, Vito Bardi, per le regionali in Basilicata. A Potenza fa freddo. La primavera sembra essere stata sparita, la temperatura esterna è intorno ai 3 gradi, ma i leader del centrodestra provano a scaldare l’atmosfera. Lo fa soprattutto la premier Meloni. Piumino bianco, microfono tenuto saldamente con la mano destra, la sinistra le serve per sottolineare ogni parola del suo discorso.
Il tono è noto: perentorio, tipico da campagna elettorale. Solito per la leader di Fratelli d’Italia, quando decide di scuotere gli elettori. Di chiamarli ad adunata. In questo caso quella di domenica e lunedì, quando l’uscente presidente della regione Vito Bardi, in quota a Forza Italia, chiederà ai lucani di essere riconfermato. “In questo anno e mezzo abbiamo fatto di più di quanto i governi di sinistra messi insieme con lo scotch hanno fatto per intere legislature”. Incalza la presidente del Consiglio, che non dimentica di toccare nessun tema caldo del dibatto politico che tanto divide la destra dalla sinistra: dalla Riforma sull’Autonomia differenziata fino alla difesa delle forze dell’ordine, per le quali chiede un applauso alla piazza, dopo i fatti della Sapienza. E prima di lasciare il palco e il comizio di Potenza, si congeda così: “E’ una boccata di ossigeno poter essere in piazza, e’ “benzina” per andare avanti, fino a quando il popolo me lo chiedera’, io non mi risparmiero'”.
Insomma sul palco, come accade ormai da tempo, il centrodestra mostra i muscoli e soprattutto dichiara compattezza e unità. Lo fa a parole anche l’alleato di governo Matteo Salvini: “I ministri dei Trasporti precedenti si erano dimenticati della Basilicata. A sinistra si ricordano di questa regione solo quando ci sono le elezioni. Il centrodestra è unito e compatto ovunque, si mettano l’anima in pace Conte e Schlein, questo governo andrà avanti per tutti e 5 gli anni”. Ma chi in Basilicata conta di uscire con un bel bottino di voti che possano valere anche in previsione delle europee, è l’altro partner di coalizione. L’altro vicepremier, nonchè ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Il vero campo largo è il centrodestra, sempre più ci sono forze che si uniscono a noi e lo vediamo in questa campagna elettorale e anche il governo guarderà con interesse alla Basilicata”.
“Siamo alleati nel centrodestra perchè vogliamo essere alternativi alla sinistra e alla loro visione che non sappiamo qual è visto che litigano sempre e dicono ch siamo noi a litigare”, dice ancora Tajani, “ Mi attendo dalla Basilicata un risultato straordinario e Fi otterrà un risultato superiore a quello delle elezioni politiche”. Infine Passaggio obbligato per il segretario di Forza Italia sul suo candidato alla regione che governa già da 5 anni, “Si vince sulla base del consenso. Quando un presidente allarga i propri confini anche alla parte più importante dell’opposizione vuol dire che c’è voglia di buon governo e di stabilità. Bardi rappresenta buon governo, stabilità, serietà, credibilità e affidabilità. Non è un presidente che urla, è un presidente che lavora ed è determinato, quindi credo che i lucani si affideranno ancora una volta al suo lavoro”.