Elly Schlein in un’intervista a ‘La Repubblica’ interviene sulla vicenda di Antonio Scurati e attacca duramente il premier Meloni: “Addio al servizio pubblico”.
La decisione della Rai di cancellare il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile sta facendo molto discutere. Lo scrittore doveva essere ospite della trasmissione CheSarà, ma 24 ore prima viale Mazzini ha bloccato la sua messa in onda sottolineando che la decisione è legata ad un motivo economico.
Una scelta che ha provocato molte polemiche. Intercettata dai microfoni de La Repubblica, Elly Schlein sottolinea che questo “non è più servizio pubblico. Trovo quanto successo molto grave e voglio esprimere la mia solidarietà ad Antonio Scurati“. La segretaria del Pd sottolinea anche che la Rai sta diventando megafono del governo. Parole molto dure e che danno conferma di quanto detto dalle opposizioni subito dopo la notizia della cancellazione dell’intervento di Antonio Scurati nella trasmissione condotta da Serena Bortone.
Roberto Sergio: “Vogliono distruggere la Rai”
Anche a viale Mazzini sono in corso riflessioni per capire meglio cosa è realmente successo. “Non sono stato informato – svela l’ad Roberto Sergio a La Stampa – ho chiesto una relazione e saranno prese delle decisioni molto drastiche“.
Una scelta, quindi, che sembra essere stata presa direttamente da alcune persone in casa Rai senza informare l’amministratore delegato. Ora si stanno facendo tutte le verifiche per cercare di avere un quadro molto più chiaro e solamente nei prossimi giorni si capirà meglio cosa è successo e, soprattutto, chi ha detto no all’intervento di Scurati in diretta.
Il caso Scurati fa discutere
Il caso Scurati continua a far discutere. Le opposizioni hanno subito attaccato il governo parlando di una censura nei confronti dello scrittore. Da viale Mazzini, come detto in precedenza, hanno sottolineato che si è trattata di una decisione strettamente legata ad una questione economica.
Ma naturalmente si tratta di una vicenda destinata a far discutere nelle prossime ore e per questo motivo vedremo alla fine cosa succederà e quali saranno le scelte anche di Roberto Sergio dopo l’indagine annunciata a La Stampa.