Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero” è intervenuta la ministra della Famiglia e per le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella
Ancora pochissime settimane ed anche il mondo delle scuole italiane chiuderanno i battenti per qualche mese. Una gioia per gli studenti che finalmente possono godere di un periodo di vacanza, un po’ meno per i genitori che non sanno a chi lasciarli. In particolar modo per i più piccini. Gli stessi che stanno pensando a come poter gestire i loro figli se gli istituti chiuderanno. Di questo problema ne ha parlato direttamente la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella.
Lo ha fatto nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero” ed, allo stesso tempo, ha voluto rassicurare le famiglie italiane. A quanto pare i centri estivi saranno finanziari anche per quest’anno con una cifra che si avvicina ai 60 milioni di euro. Un importante contributo non da poco visto che si va ad aggiungere anche alle attività estive organizzate dalle scuole stesse.
Ovviamente non è solo l’unico obiettivo del suo ministero. La Roccella, infatti, afferma quanto sia importante andare a potenziare i centri per la famiglia. Questi ultimi poco utilizzati. L’obiettivo è quello di poter offrire un importante sostegno concreto ai genitori nel loro ruolo educativo. Tra le iniziative quello di andare a proteggere i minori dai contenuti che appaiono online e che, allo stesso tempo, figurano a dir poco inappropriati.
Tantissimi gli altri temi affrontati dalla ministra. In particolar modo quello riguardante l’assegno unico. Nonostante ci siano non pochi problemi in atto su questo argomento, la Roccella fa sapere che questo tipo di strumento è molto valido e che verrà messa a disposizione un aumento della spesa dal valore di 3 miliardi di euro per poterlo sostenere.
In ottica futura l’attenzione alle famiglie è una delle priorità principali di questo governo. Anche perché, tra i progetto pronti per essere realizzati, c’è anche quello riguardante l’estensione del bonus mamme alle dipendenti pubbliche e soprattutto nel potenziamento degli asili nido aziendali. Inutile ribadire che uno dei problemi è quello che riguarda la natalità sempre più in calo.
Un problema che, per la ministra, non si risolve solamente in termini economici, ma che serve un nuovo clima culturale ed un sostegno importante a livello europeo. Anche quello della lotta alla povertà è un impegno che il governo ha cuore e che intende affrontare nel migliore dei modi, grazie all’assegno di inclusione ed unico. In conclusione aggiunge anche quanto stia fondamentale tendere a favorire l’occupazione femminile per la crescita del Paese.