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Cronaca

Europee, Schlein: “Mi candido ma resto in Parlamento contro Meloni”. E Renzi rimanda annuncio alla prossima settimana

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Luigia Luciani

“Sono disponibile a dare una mano con spirito di servizio, mi candido a dare una spinta a questa meravigliosa squadra e ad un progetto di cambiamento del Pd e del Paese”. L’annuncio della segretaria del Pd Elly Schlein è arrivato durante la relazione alla direzione del partito al Nazareno

“Penso siano liste bellissime e molto, molto forti. Non so in quanti possono dirlo. Ringrazio tutte le candidate e i candidati che hanno accettato questa sfida epocale”.

Europee, Schlein si candida ma resta in Parlamento contro Meloni

 

A dirlo  la segretaria del Pd, Elly Schlein, alla direzione del Pd. “Sono anche io disponibile a dare una mano in queste liste, per una campagna strada per strada, cercando di dare una spinta a questa squadra” ha aggiunto  Schlein che  sara’ capolista al Centro e nelle Isole. Ad annunciarlo Igor Trauffi, della segretaria Pd. Cecilia Strada sara’ invece capolista nella circoscrizione Nord ovest, Stefano Bonaccini al Nord est, Lucia Annunziata al Sud. Insomma anche nel Partito Democratico il dado è tratto. Una rivelazione attesa quella della segretaria dem, come era attesa quella arrivata ieri durante il Consiglio nazionale di Forza Italia, da parte del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. 

Europee, Schlein: “Mi candido ma resto in Parlamento contro Meloni”

La segretaria Pd Elly Schlein

Schlein scende in campo dunque, ma “rimarrà in Parlamento contro la Meloni” che non ha ancora sciolto i dubbi sul fatto di correre alle europee per il suo partito. L’annuncio, in un senso o nell’altro, è atteso per la prossima domenica quando il popolo di Fratelli d’Italia si ritroverà nella tre giorni di Pescara. “Dobbiamo in queste settimane che ci separano dal voto dare un messaggio di speranza a quelle persone che non vanno piu’ a votare, per dimostrare che votare fa la differenza”. Ha poi aggiunto  Schlein durante la  direzione del Pd. “Diceva Tina Anselmi che fare politica e’ organizzare la speranza”. E ancora, Solo una netta affermazione della famiglia socialista europea può rilanciare il progetto di integrazione europea. Siamo l’unico argine effettivo all’avanzata delle destre nazionaliste in tutta Europa, la sola forza in grado di cambiare l’Europa: per questo sosteniamo con convinzione alla presidenza della commissione europea Nicolas Schmit”.

Europee, Conte: “Candidarsi e non andare in Parlamento è ingannare gli elettori”

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte (Ansa Foto) Notizie.com

Insomma: Salvini no, Tajani sì, Meloni molto probabilmente; e ancora la novità di giornata Schlein. I leader,  tutti o quasi,  alla prova delle urne, del consenso, della misura del voto. Chi non sarà della partita invece è l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che anzi sulla questione candidatura la pensa così: “E’ stato naturale per me non candidarmi alle europee, si tratta di regole elementari che abbiamo nel movimento. Da noi non e’ possibile farsi votare e non essere conseguente. Queste sono prassi di buona politica e mi permetto di dire ai leader che stanno pensando di candidarsi” sapendo gia’ che poi non andranno in Europa, “che e’ un modo per ingannare gli elettori”. Le parole del presidente del Movimento 5 Stelle sono arrivate durante “la Repubblica delle idee” dove Conte ha anche aggiunto “Qualche esperto di sondaggio ha detto anche a noi: ma guarda che la tua presenza puo’ valere 0,5-3 punti percentuali. Ma siamo sempre li’. Se l’obiettivo e’ far crescere il consenso a qualsiasi costo, a qualsiasi finalita’, poi non ci lamentiamo, dico mutatis mutandis, che sui territori pur di accrescere il consenso si fanno tanti compromessi”. 

Europee, Renzi e Calenda lo sveleranno la prossima settimana

Matteo Renzi e Carlo Calenda

A chiudere la lista dei sì e dei no officiali, mancano ancora due nomi importanti: quello di Carlo Calenda leader di Azione,  e quello di Matteo Renzi, alla guida di Italia Viva. Calenda dovrebbe,  durante una conferenza stampa a Milano la prossima settimana,  presentare tutta la squadra al completo, e in quell’occasione sciogliere la riserva. Anche per lui sembra scontata la campagna elettorale personale  per il voto dei prossimo 8 e 9 giugno. E il suo ex compagno di alleanze politiche?  “Mi dispiacerebbe un po’ non candidarmi ma capisco che forse e’ piu’ utile al parlamento europeo che ci possano andare altri e che forse nei prossimi mesi con un governo incapace potrebbe aprirsi una partita anche in Italia”, sottolinea. In ogni caso, garantisce, “prendo l’impegno: molti temono che se non mi candido lascio fare ad altri la campagna elettorale ma mi vedrete ovunque, salgo sul camper il 6 maggio e andro’ in giro a sostenere i candidati della lista Stati uniti d’Europa”. 

Spiega così Metteo Renzi all’ Assemblea nazionale del suo partito, “Faro’ la settimana prossima. Se ci fossimo candidati da soli” e non sotto la stessa lista degli Stati uniti d’Europa “e’ evidente che avrei guidato la nostra lista in tutte e 5 le circoscrizioni e sarei andato al parlamento europeo come giusto. Io vedo aspetti positivi in una mia candidatura, come ultimo della lista, mi piacerebbe molto, perche’ prenderei un sacco di voti di preferenza e avrei la possibilita’ di motivare meglio il nostro mondo, dopodiche’ andrei in parlamento europeo, non sono come quelli che si candidano per finta, quindi se mi candido e ragionevolmente vengo eletto vado a Bruxelles”. 

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Luigia Luciani