Monica Tosolini, giornalista de Il Friuli, in esclusiva ai nostri microfoni su Cannavaro come nuovo allenatore dell’Udinese: “Ecco cosa può dare alla squadra”.
L’Udinese ha scelto Fabio Cannavaro per la panchina dopo l’esonero di Cioffi. Noi di questa decisione ne abbiamo parlato con Monica Tosolini, giornalista de Il Friuli e che segue da vicino le vicende del club bianconero.
Nelle ultime ore la società ha avuto contatti con diversi allenatori. Poi la scelta è caduta da Cannavaro. Sorpresa da questa decisione?
“Sì, assolutamente sorpresa perchè è vero che ora serve la scossa, all’Udinese, ma l’idea era che, vista la situazione critica, si sarebbe scelto un profilo più ‘navigato’, più esperto. L’Udinese ha cinque partite e 20 minuti per centrare la salvezza e c’è poco tempo per conoscere la squadra e trovare la giusta sintonia. Un profilo che conoscesse già l’ambiente sembrava più opportuno“.
Mancano cinque partite e 18 minuti. Cosa può dare Cannavaro a questa squadra in davvero così poco tempo?
“Cannavaro può dare la scossa e la sua grinta, cosa che a questa squadra è tornata a mancare“.
L’ex difensore è un semplice traghettatore o ci sono possibilità di una conferma al termine della stagione?
“Al momento non può essere altro che un traghettatore, perché comunque molto dipenderà dalla categoria in cui giocherà l’Udinese il prossimo anno. Sembra comunque che le parti abbiano parlato anche di questo: in caso di salvezza, dovrebbe scattare la conferma automatica, pare“.
Tre allenatori in una stagione. Cosa non ha funzionato?
“La stagione è nata male per l’Udinese che già a giugno ha cambiato Dt, il mercato ha visto molti contrattempi pesanti, tra i quali la mancata cessione di Samardzic all’Inter e il seguente addio di Beto. E’ pesata l’assenza di Deulofeu, fuori da oltre un anno. Ma soprattutto, pesano i troppi punti persi nei finali di partita, almeno 18.”