Carlo Calenda in un’intervista a ‘Il Messaggero’ ritorna sul centrosinistra e lancia ancora una frecciatina al Pd e alla sua segretaria Elly Schlein.
Ormai lo sappiamo da tempo: Calenda e il M5s non vanno proprio d’accordo. Differenze che hanno portato il leader di Azione ad appoggiare Bardi, candidato di centrodestra, alle ultime regionali in Basilicata. Una scelta che si è rivelata vincente se si pensa che il partito ha portato a casa un risultato sorprendente: 7,5% e ad un soffio da Lega e pentastellati.
Un esito che consente sicuramente ad Azione di guardare con maggiore fiducia al futuro e a Calenda di rivendicare la sua scelta di non accettare l’alleanza con il M5s. Una linea che ha intenzione di continuare anche nelle prossime settimane, ma sempre tutto dipenderà dal nome che sarà messo in campo.
Intercettato dai microfoni de Il Messaggero, Carlo Calenda ribadisce che a guidare la sinistra in questo momento è sempre Conte e questo sta portando il Pd a distruggersi. Le scelte della Schlein, quindi, non sono condivise dal leader di Azione, il quale non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro.
Una distanza che sarà confermata anche in Piemonte. In questo caso Calenda ha annunciato che in questo caso non ci saranno liste Azione, ma alcuni esponenti sosterranno Cirio e altri no. Una scelta dovuta dal fatto che le forze del partito dovranno principalmente concentrarsi sulle prossime Europee.
Saranno giorni fondamentali anche per capire se Calenda si candiderà alle Europee. Il leader di Azione al quotidiano italiano ha confermato che ci sono ancora riflessioni in corso e le decisioni saranno prese nel giro di poco tempo.
Chi, invece, ha già sciolto le riserve è Marco Tarquinio. Il giornalista correrà da indipendente con il Pd e a Il Fatto Quotidiano ha promesso di provare a convincere i dem a non inviare più armi all’Ucraina. E, quindi, seguire la linea intrapresa ormai da tempo dai pentastellati.