Dal ministro Tajani al portavoce dei forzisti Nevi c’è un richiamo all’attenzione e alla moderazione: “C’è troppa violenza”
Un richiamo alla moderazione, alla calma e all’equilibrio e uno spostamento verso il centro. Il clima che c’è ogni volta che si avvicina il 25 aprile invece di unire un paese e un parlamento, nascono divisioni insormontabili che alimentano polemiche a non finire. Ed è per questo che il Ministro Antonio Tajani cerca di alzare le mani e provare a rasserenare gli animi e prova a spiegare quale deve essere lo spirito che ci dovrebbe essere per il 25 aprile, un giorno che dovrebbe unire e non certo dividere, a prescindere dalle idee politiche. “Silvio Berlusconi, in maniera magistrale, parlò ad Onna, il paesino abruzzese, già protagonista della Resistenza, devastato dal terremoto del 2009. Parlò, in quel teatro di macerie ma anche di voglia di ricominciare, della festa del 25 aprile come festa della libertà riconquistata e come la festa di tutti gli italiani“.
Quanto sta accadendo è figlio dell’atmosfera che si è creata non solo per quanto avvenuto con il caso Scurati, ma anche quello che si è generato da quando il governo di centrodestra è al potere dopo che ha vinto le elezioni nel settembre 2022. La verità è che si tratta, spiega Tajani, è che si “tratta di una ricorrenza importantissima, alla quale non vanno date connotazioni politiche di parte, perché è la celebrazione dell’unità nazionale che riguarda sessanta milioni di persone”. E, con tono fiero, il Ministro degli Esteri aggiunge: “La libertà è la libertà, e non può avere colori o tinte politiche”.
“Si possono allargare orizzonti se si converge sui valori”
E Tajani è pronto a fare una cosa che fece Silvio Berlusconi, ovvero quello di indossare il fazzoletto della Brigata Maiella che il Cavaliere mise indosso durante il suo famoso e molto belle quel discorso di Onna, che lo stesso Ministro ha considerato tra i migliori mai pronunciati dal compianto presidente e fondatore di Forza Italia: “Sarei pronto a metterlo il fazzoletto, ovvio e naturale, anche perché la Liberazione ci riguarda tutti. E le dico senza timore di smentita che il messaggio più italiano che si possa trasmettere in questa occasione”.
E a sottolineare questo aspetto, non tanto e solo della festa della Liberazione, è il portavoce di Forza Italia Raffaele Nevi che sull’argomento ci tiene a spiegare un concetto al quotidiano L’Identità: “In Basilicata c’è stato un esperimento che ha avuto un bel successo, è stato il trionfo dei centristi ed è una cosa che si può ripetere se convergono i programmi e le idee. Berlusconi ripeteva tante volte che si potevano allargare i perimetri a chi era vicino ai valori di Forza Italia e comunque era vicino al centro. Ed è quello che si deve fare”