Il processo a carico dei quattro 007 egiziani per la morte di Giulio Regeni va avanti senza sosta. In Aula il medico legale Vittorio Finceschi. Le sue parole.
Prosegue il processo contro gli 007 egiziani, accusati della morte di Giulio Regeni. Come riportato da TgCom24, oggi in Aula è stato il turno di Vittorio Finceschi, consulente della Procura di Roma oltre che medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo del nostro connazionale.
Il consulente della Procura ha ricostruito le cause della morte di Giulio e anche sottolineato che “gli accertamenti compiuti in Egitto sono stati sotto lo standard minimo e quello che loro descrivono non è compatibile con quanto scoperto da noi. Possiamo dire che l’autopsia fatta dai medici egiziani sono stati incompleti e poco approfonditi“.
Come è morto Giulio Regeni
Ma come è morto Giulio Regeni? Stando alla ricostruzione fatta dal medico legale, in Egitto il nostro connazionale è stato torturato in diversi modi: pugni, calci, bruciature, bastonate sui piedi e anche caviglie e polsi ammanettate.
Il consulente della Procura di Roma ha anche sottolineato che “in uno studio retrospettivo relativo a 367 casi di torture, avvenute nel periodo tra il 2009 e il 2010 in Egitto, vengono riportate moltissime modalità di tortura che poi noi abbiamo riscontrato anche sul corpo di Giulio, come per esempio bastonate sui piedi fino a fratturare tutte le ossa“.
Il processo continua
L’udienza odierna è un passaggio assolutamente cruciale nel processo nei confronti degli agenti 007 egiziani, accusati della morte di Giulio Regeni. Ora i familiari attendono con ansia la conclusione di questo procedimento giudiziario e la sentenza nei confronti degli imputati.