Nel Giorno della Liberazione dal nasifascismo, Matteo Salvini ha ufficializzato la candidatura alle europee di Roberto Vannacci con la Lega.
“Sono contento che gli italiani nelle liste della Lega in tutti i collegi elettorali possano scegliere anche il generale Vannacci, in nome della libertà e del patriottisimo”. Con queste parole il vicepremer e leader del Carroccio ha ufficializzato la candidatura del generale, durante la presentazione del suo libro, Controvento, a Milano.
Salvini ha aggiunto di esser felice che “un uomo di valore come il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega in Parlamento europeo”.
“La mia candidatura è stata ufficializzata dal ministro Salvini”, dichiara Vannacci contattato telefonicamente da Notizie.com, lasciando intendere che non c’è molto da commentare.
“Mi sento bene, è stata una decisione maturata dopo un’attenta valutazione. Quello che mi ha spinto più di tutto a prenderla, sono state le mie figlie – dichiara in esclusiva ai nostri microfoni – Vorrei garantire loro un futuro migliore, un’Italia migliore di quella che abbiamo”.
Vannacci in esclusiva: “Ho avuto contatti con altre frange politiche”
Roberto Vannacci è l’autore de Il Mondo al contrario, libro autopubblicato e controverso, in cui ha espresso delle idee considerate omofobe e razziste. Della sua candidatura alle europee si vociferava da qualche mese. “Le confermo che ho avuto contatti con altre frange politiche”, prima di candidarsi con la Lega per la corsa all’Europarlamento. Chi scrive domanda se per “altre frange” intenda il centrosinistra, e lui ci risponde: “Non ho detto di centrosinistra, lo dice lei. Ho detto altre frange politiche, poi chi ha fantasia la faccia correre”.
Ma per cosa lavorerà il generale qualora venisse eletto in Europa? Risponde che si impegnerà per “un‘Italia più sicura, più sovrana, dove il merito conti di più, dove una persona possa sperare nel sogno di realizzarsi contando sulle proprie capacità e sulla propria determinazione. Dove non bisogna aver paura di uscire di notte, soprattutto se sei donna, per paura di essere aggredito o scippato”.
L’ufficialità della candidatura di Vannacci è arrivata il giorno del 25 aprile, scatenando reazioni sia da parte della maggioranza sia dell’opposizione. Angelo Bonelli (Avs) definisce l’annuncio di Salvini proprio nel Giorno della Liberazione dal nazifascismo come una “provocazione”, aggiungendo: “Questa decisione porta un partito di governo a fare i programmi xenofobi contro i gay, contro chi è migrante contro gli ambientalisti. Meloni dovrà dirci se condivide la linea xenofoba della Lega e lo slogan più Italia meno Europa”.
“Candidarmi il 25 aprile è l’atto più democratico che esista”
Alla polemica, Vannacci risponde così: “Non credevo che ci fosse il divieto di proporre una candidatura nel giorno di San Marco o il 25 aprile, Giorno della Liberazione. Anzi, candidarsi è uno degli atti più democratici che esista. Non vedo perché debbano esserci polemiche: che sia stato fatto il 25 aprile, va benissimo”.
La candidatura del generale non sarebbe stata accolta allo stesso modo da tutta la Lega. Qualcuno avrebbe storto il naso, ma ormai la decisione è presa. Entro il prossimo primo maggio dovranno essere presentate le liste. I leader del Pd e di Forza Italia, Elly Schlein e Antonio Tajani, hanno deciso di candidarsi per le europee. Nelle prossime ore è attesa la candidatura della premier Giorgia Meloni e resta da capire quale decisione prenderanno Carlo Calenda e Matteo Renzi. I leader che hanno deciso di non candidarsi sono Giuseppe Conte e Matteo Salvini.