Antonio Scurati in un’intervista ai microfoni de ‘La Repubblica’ ritorna sulla vicenda del suo mancato intervento in Rai e attacca duramente il premier Meloni.
Antonio Scurati ritorna a parlare a distanza di qualche giorno dal suo mancato intervento in Rai. In un’intervista ai microfoni de La Repubblica, lo scrittore ammette che “il rischio per le democrazie liberali è qui e ora“.
Lo stesso Scurati sottolinea come “i populisti sovranisti sono un rischio per tutte le democrazie“. E poi ritorna ad attaccare in modo molto duro anche il premier Meloni.
Il premier Meloni ha preso subito le distanze dalla decisione della Rai di annullare l’intervento dello scrittore. Il presidente del Consiglio ha anche pubblicato sui social l’intervento di Scurati. Ma questo non è bastato al giornalista, che in questa intervista va ad attaccare in modo molto duro l’inquilina di Palazzo Chigi.
In particolare, Scurati ricorda come nella storia personale e politica di Giorgia Meloni e del gruppo dirigente al suo fianco c’è una inimicizia nei confronti della cultura antifascista. “Si tratta di una radice profondissima“, aggiunge ancora lo scrittore. Parole che sono destinate sicuramente a far discutere e a riaprire un dibattito politico anche in ottica Europee.
Per Scurati non arriveranno mai le scuse per quanto successo. Secondo il giornalista, la colpa verrà scaricata su qualcuno per poi toglierlo. Lo scrittore sottolinea anche di avere subito una violenza morale, psicologica tanto che, stando al suo racconto, una giornalista del Tg1 avrebbe chiesto la sua incriminazione per vilipendio delle istituzioni.
Lo stesso Scurati al quotidiano italiano si dice ferito dal fatto che i governanti italiani sono arrivare “a tali bassezze. C’è una corruzione dello spirito, un inquinamento di fondo”.