L’ente regolatore europeo ha stabilito che alcuni tipo di salsicce sono nocivi per l’essere umano, motivo per cui l’UE ha deciso di bandirli
Stop alle salsicce affumicate e alla salsa barbecue o, per lo meno, all’apparenza. Stando a quanto giunge dalla sede dell’Unione Europea a Bruxelles, infatti, l’UE metterà al bando una serie di aromatizzanti che, ad esempio, conferiscono alla salsiccia affumicata e alla salsa il loro gusto caratteristico. Sono otto in particolare gli aromi che vengono utilizzati dai produttori alimentari, sei di questi conterebbero sostanze che danneggiano il DNA dei fruitori. La loro creazione, secondo quanto scrivono dal Belgio, avverrebbe mediante la produzione di fumo, trasformato poi in condensa e inscatolato. L’ente regolatore europeo ha spiegato che i mutageni contenuti al loro interno possono portare, in alcuni casi, a malattie gravi come il cancro.
Lo scorso mercoledì gli esperti dei Paesi appartenenti all’UE hanno quindi concordato con la proposta della Commissione europea. L’introduzione degli aromi sul mercato in Europa non sarà più ammessa con il permesso, che scade il prossimo 1° luglio, che non verrà prorogato. I produttori di carne (pesce o altre sostanze affumicate) avranno così tempo cinque anni per trovare una valida alternativa. Un periodo che si restringe a due, invece, per patatine, zuppe e salse. Starà a loro individuare un modo per superare e non accusare questo cambiamento imprevisto.
C’è chi, però, muovendosi con grande anticipo e lungimiranza, è riuscito già a muoversi verso una possibile soluzione. Sul territorio belga, come riporta hln.be, vi è un’enorme produzione di carne di ogni tipo. Tra i maggiori venditori, e produttori, vi sono Unilever e Zwanenberg. I primi, come riferito da un portavoce della società, mediante la marca Unox vendono in grande quantità salsicce e zuppe di carne che contengono attualmente aromi di affumicatura. Una prassi seguita anche dai secondi che, per mezzo di Zwan, mettono sul mercato aromatizzanti affumicati che presto, però, dovranno essere abbandonati, in virtù delle nuove regole.
Per questa ragione le due aziende hanno da tempo scovato una strada secondaria da percorrere nel caso in cui fosse passata una tale limitante proposta. Queste, infatti, hanno già hanno già annunciato di voler sviluppare alternative agli aromatizzanti di affumicatura. Ascoltando quanto riportano direttamente le società, per mezzo delle parole di alcuni portavoce, hanno da qualche settimana avviato degli studi e della analisi che possano portare a risultati soddisfacenti. Risultati che siano simili al fumo tradizionale, considerato faticoso, malsano e dannoso per l’ambiente. Quindi escludendola come possibile opzione. Questi sperano entro i prossimi cinque anni di aver già messo in commercio un nuovo genere di affumicato.