Caos Bari, si è creata una vera e propria polemica in merito all’audizione di Michele Emiliano in Antimafia: gli ultimi aggiornamenti
Scoppia la polemica in merito all’audizione che vede come protagonista il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano. Il tutto dinanzi alla Commissione parlamentare dell’Antimafia con a capo Chiara Colosimo in merito all’approfondimento della vicenda riguardante il caso Bari e, soprattutto, l’inchiesta su delle presunte infiltrazioni. Il motivo di queste scintille sono dovute alla data della convocazione, con accuse tra la maggioranza ed il Partito Democratico.
Nel frattempo lo stesso Emiliano, attraverso una lettera, ha fatto sapere di non essere a disposizione giovedì 2 maggio. Disponibilità totale, invece, dal 10 al 30 sempre di maggio. Questa è una parte del contenuto: “Illustre Presidente, con riferimento alla mia convocazione in Commissione Antimafia per la data del 2 maggio prossimo venturo ore 10.30 Le comunico la mia indisponibilità per tutte le ragioni già rappresentate nella mia lettera del 24 aprile. Comunico che sono disponibile in ogni momento dal 10 al 30 maggio, a patto che si sia concluso con il voto il dibattito nel Consiglio Regionale della Puglia sulla fiducia richiesto dal centrodestra“.
Un caso verificatosi nelle prime ore di questa mattina, lunedì 29 aprile, durante la riunione dell’Ufficio di presidenza dell’Antimafia. Al governatore erano state date 5 date: le prime tre la settimana prossima, poi altre opzioni per il 30 aprile ed il 2 maggio. La Commissione a maggioranza pensa che la mancata convocazione creerebbe un pericoloso precedente. Allo stesso tempo, però, è arrivata la smentita di Emiliano su qualsiasi rifiuto nel presentarsi davanti alla Commissione.
Anzi, parla di una possibile “strumentalizzazione” della vicenda. “Leggo alcuni lanci di agenzie stampa nei quali si riferisce di una mia presunta indisponibilità all’audizione presso la Commissione Parlamentare antimafia. La circostanza è falsa e rappresentata malevolmente“. Nel frattempo, però, è scontro più totale tra maggioranza e Pd. Con Riccardo de Corato (capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Parlamentare Antimafia) che trova “indegna” la scelta di Emiliano nel non presentarsi in audizione.
Pietro Pittalis (capogruppo di Forza Italia in Commissione Antimafia) trova “inopportuno” il suo comportamento. Mentre Maurizio Gasparri (presidente senatori Forza Italia) usa l’arma dell‘ironia: “Emiliano ha perfettamente ragione. Uno come lui come fa a venire all’Antimafia. Meglio andare invece dai parenti dei mafiosi, come fece con la sorella del boss barese. C’è quindi, evidentemente, una incompatibilità non solo di agenda, ma anche di priorità“.
La replica del Pd non si è fatta attendere con Walter Verini (capogruppo del partito in Antimafia) ed Anthony Barbagallo (segretario commissione): “Questa destra conferma il suo scarso rispetto per le istituzioni. E per la Commissione Antimafia, che viene usata dai commissari della maggioranza come una clava e a fini elettoralistici. Avere montato un caso sulla audizione di Emiliano è vergognoso“.