DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non, oramai arrivato al giorno numero 206 di conflitto
206mo giorno di conflitto in Israele. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non.
Direttamente dall’Arabia Saudita è intervenuto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Nelle ultime ore molti segnali indicano che il negoziato indiretto fra Israele ed Hamas potrebbe essere a un punto di svolta”.
Secondo quanto riportato dal quotidiano “New York Times” nel caso in cui la Corte penale Internazionale dell’Aja decidesse di procedere con i mandati di arresto potrebbe accusare alcuni funzionari del governo israeliano di aver impedito la consegna di aiuti umanitari a Gaza.
Il rifiuto di Hamas di accettare un accordo di cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi è responsabile della continuazione del conflitto a Gaza. Questo è quello che ha sostenuto il segretario di stato americano Anthony Blinken.
Queste le parole rilasciate da parte del ministro degli Esteri britannico, David Cameron: “Ad Hamas è stata fatta un’offerta molto generosa di un cessate il fuoco prolungato di 40 giorni, il rilascio di potenzialmente migliaia di prigionieri palestinesi, in cambio del rilascio di questi ostaggi”.
La polizia è intervenuta alla Sorbona a Parigi per sgomberare gli attivisti filo-palestinesi. Gli stessi che avevano occupato l’università.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, dopo l’incontro con il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita a Riad, ha affermato: “L’Iran è la principale fonte di responsabilità in Medio Oriente”.
Sale a 27 morti il numero delle vittime nell’attacco verificatosi a Rafah nel cuore della notte.
Una delegazione di Hamas è arrivata nella capitale egiziana Il Cairo. Lo confermano all’agenzia Dpa fonti aeroportuali.
Egitto e Giordania hanno entrambi chiesto a Israele di evitare assolutamente un attacco a Rafah. Ne hanno parlato nel corso del “World Economic”.
Direttamente da Riad è intervenuto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Queste sono alcune delle sue parole ai cronisti presenti: “Su Gaza bisogna agire immediatamente” per via delle ultime notizie preoccupanti che arrivano dal Medio Oriente.
L’Iran ha nuovamente condannato le tensioni tra polizia e manifestanti durante le proteste per la Palestina nelle università americane.
“La strategia dell’Iran nel Golfo Persico è di stabilire la pace, la sicurezza e l’amicizia, ma alcuni Paesi stranieri minano invece la sicurezza in regione”: lo ha dichiarato il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, Alireza Tangsiri.
Aumenta il numero delle vittime in merito all’attacco, avvenuto nel cuore della notte, tra Rafah e Gaza City. Sono 27 le persone che hanno perso la vita. Lo ha annunciato “Al-Jazeera”.
Suonano le sirene anti-razzi in Galilea, nella parte nord dell’Israele vicino al Libano. In pericolo i villaggi di Maayan Baruch, Kfar Yuval, Metula, Kfar Giladi, Kiryat Shmona, Tel Hai, Beit Hillel and HaGoshrim. Questo è quello che fa sapere il sito “Ynet”.
Secondo quanto riportato dall’emittente straniera “Al-Jazeera” pare che nel cuore della notte siano stati lanciati alcuni radi dall’esercito israeliano. Il tutto è avvenuto nelle città di Rafah e Khan Yunis, nella Striscia di Gaza. Il bilancio è terrificante: fino a questo momento sono 20 le vittime tra i palestinesi, tra questi almeno 5 bambini.
Da Hamas ci tengono a precisare che non ci sono problemi importanti in merito alla proposta di accordo.
Il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu hanno parlato di ostaggi e di un possibile cessate il fuoco. La conferma arriva direttamente dalla Casa Bianca.