Irruzione all’interno di una moschea da parte di un uomo armato, lo stesso che ha sparato sui fedeli: bilancio tragico
Sono a dir poco terrificante le ultime notizie che arrivano direttamente dall’Afghanistan (parte occidentale). Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che, nelle ultime ore, ci sia stato un terribile attacco avvenuto all’interno di una moschea. Il tutto è avvenuto intorno alle ore 21 di ieri sera (quando in Italia erano le 17:30), lunedì 29 aprile, quando un uomo si è presentato armato ed ha fatto irruzione nel luogo sacro. Successivamente ha sparato sulla folla. Tantissimi, in quel momento, i fedeli presenti che si erano riuniti in preghiera.
Purtroppo il primo bilancio è terrificante: sono stati rinvenuti almeno sei corpi, senza vita, da parte di persone che erano presenti appunto nella moschea. L’annuncio è stato confermato, nelle prime ore del mattino, da parte di un portavoce del governo. Successivamente è arrivata anche la nota da parte del portavoce del ministero degli Interni, Abul Mateen Qani. A sparare uno sconosciuto armato che ha ucciso queste sei persone nel distretto di Guzara, nella provincia di Herat.
Successivamente il killer, dopo aver compiuto la strage, avrebbe fatto perdere le sue tracce. Dopo la terribile sparatoria è stato lanciato l’allarme con l’arrivo delle ambulanze. Il personale medico ha provato il tutto per tutto nel salvare la vita a coloro che sono rimaste vittime, ma non c’è stato assolutamente nulla da fare. Una persona, fanno sapere alcuni media, ha riportato delle ferite ed + stato trasferito nell’ospedale più vicino.
Nel frattempo la polizia ha avviato le prime indagini per cercare di fare chiarezza su quanto avvenuto nelle ultime ore. Un attacco che, fino a questo momento, non è stato rivendicato ancora da parte di nessun gruppo terrorista pericoloso. Per la maggior parte degli analisti non ci sarebbero assolutamente dubbi: si tratterebbe dell’Isis, una delle più grandi minacce alla sicurezza nel Paese. Conferme in merito, però, non ce ne sono ancora.