Il leader di Italia Viva parla al quotidiano La Stampa e spiega le sue motivazioni che l’hanno spinto a candidarsi in extremis
Quando parla, spesso, pizzica ed è sempre polemica. Mai banale e cerca di andare dritto al sodo e di essere chiaro, anche se poi, sulla cosa che dice, occhio perché potrebbe cambiare idea all’istante. Così è Matteo Renzi, il leader di Italia Viva che, a sorpresa, esce allo scoperto e di candida per le elezioni europee. Aveva detto che non ci avrebbe pensato, ma evidentemente la discesa in campo dei leader da Meloni a Schlein, Tajani e, perché no, anche del suo nemico giurato Caldena, l’hanno fatto ricredere e deciso di andare avanti e scendere in campo anche lui, ma con una differenza che subito rimarca ed è notevole, almeno rispetto alla decisione di tutti gli altri. “Mi candido, se eletto io a Strasburgo ci vado, mi dimetto da senatore e non prendo sicuramente in giro gli italiani che se vanno a votare sappiano che Matteo Renzi se verrà eletto andrà al Parlamento Europeo…”
E’ “una truffa agli elettori“, dice subito e sottolinea più volte Matteo Renzi che se la prende con la politica che sta adottando in Europa la presidente della commissione uscente Ursula von der Leyen, definendola “burocrate, una delusione” ed esorta anche a scegliere con intelligenza il percorso che bisogna adottare per riuscire a portare Mario Draghi ai vertici Ue. Massacra tutti anche e soprattutto il suo vecchio partito che ormai, secondo lo stesso Renzi, non è più “un partito ma un comitato elettorale”, spingendo ancora più giù la segretaria Elly Schlein che con la possibilità di mettere il proprio nome nel simbolo per il leader di Italia Viva “voleva mostrare la propria leadership, ha mostrato la sua debolezza“.
“Candidarsi e non andare a Strasburgo significa truffare gli italiani”
Il motivo per cui si candida Matteo Renzi è ideologico e sentimentale a sentire, il leader di Italia Viva: “Mi ha convinto il fatto che il mondo brucia e l’Europa dorme. C’è il dramma ucraino e la tragedia mediorientale, in tutto questo Bruxelles dorme, è il momento di provare a cambiare le cose bisogna mettersi in gioco in prima persona. Io credo al sogno degli Stati Uniti d’Europa. E voglio dire ai miei figli che fare politica significa rischiare, anche in prima persona“.
Renzi critica le scelte di Meloni, Schlein, Tajani, Calenda che si candidano ma già dicendo che non andranno nel parlamento europeo e questo Renzi non può accettarlo: “Candidarsi per un posto a Strasburgo e annunciare di non andarci significa truffare i cittadini. È uno scandalo solo italiano. Io rimango allibito dal silenzio dei media su questo tema: solo da noi ci sono dei leader politici che preferiscono contarsi in Italia anziché contare in Europa. Noi di Stati Uniti d’Europa siamo diversi. E, se eletti, tutti noi, a cominciare da Emma Bonino, andremo a Strasburgo”.